Morto dopo cure alternative. Il medico “no vax” si difende in aula

27 Gennaio 2022 - 19:01

SAN MARCELLINO – É durato circa 3 ore l’interrogatorio di garanzia del medico ‘no vax’ Roberto Petrella, accusato di omicidio colposo per aver consigliato ad un suo assistito una cura a base di funghi per patologie molto gravi.

Il medico  da lunedì ai domiciliari si è presentato dinanzi al gip di Teramo ha respinto le accuse secondo le quali avrebbe  suggerito al paziente, un camionista 68enne di San Marcellino, di chiamare un’ambulanza. Lo dice chiaramente in una telefonata alla moglie dell’uomo. “No, se vai in ospedale muore, lo intubano” è stata la frase del medico di Teramo alla donna, intercettata dagli inquirenti che hanno ascoltato questa ed altre telefonate nell’ambito di una inchiesta ancora aperta.

L’accusa è quella di aver effettuato una diagnosi sbagliata e di non aver fornito un trattamento terapeutico corretto al paziente, che non si sa ancora se avesse contratto anche il Covid, e dia ver curato l’uomo con pratiche non riconosciute dalla medicina, sconsigliando il ricovero in ospedale.  Al peggioramento delle condizioni del 68enne la moglie si sarebbe decisa a chiamare l’ambulanza, ma quando l’ambulanza è arrivata era ormai troppo tardi.