Natale amaro per il commercio a CASERTA. Vendita e consumi calano del 30%

21 Dicembre 2022 - 11:24

CASERTA – Calo delle vendite e riduzione dei consumi. L’effetto erosione c’è, anche a Caserta. Ad anticiparlo, appena una settimana fa, era stato uno studio condotto su scala nazionale da Confcommercio secondo cui quest’anno le tredicesime saranno quasi completamente assorbite da rincari, rate dei mutui, bollette, spese condominiali e
carburanti. Un vero e proprio salasso che condizionerà naturalmente anche le spese natalizie. Un simile calo dei
consumi non si registrava infatti da quindici anni. A Caserta in particolare si assiste ad un calo che oscilla tra il venti e il trenta per cento a fronte di prezzi di materie prime e quote bollette che sono quasi raddoppiati.
“Le soluzioni annunciate dal Governo – fa notare il presidente provinciale di Confcommercio, Lucio Sindaco – tra queste il credito d’imposta per gli investimenti o la moratoria sui distacchi, non solo non risolvono il problema nell’immediato. ma potrebbero anche essere utilizzati in modo distorto. Servono interventi in grado di arginare gli aumenti soprattutto in vista di gennaio, che è notoriamente uno dei mesi più difficili per il commercio e le vendite. Le previsioni non sono infatti rosee. Passata la sbornia natalizia, occorrerà fare i conti con i nuovi aumenti di energia e carburanti che potrebbero determinare il tracollo di molte attività”. Proprio in questi giorni Confcommercio ha lanciato la campagna ‘#ComproSottoCasa perché mi sento a casa’ con l’intento di valorizzare il ruolo di aggregatore sociale svolto dagli esercizi di vicinato e anche per evidenziare il forte legame esistente tra gli abitanti di un quartiere e i suoi negozi. “Si tratta di una iniziativa a sostegno di una categoria, quella dei negozi di prossimità – spiega il presidente Sindaco – che sta portando avanti la propria attività con grande sacrificio. Non solo per i rincari e la crisi ma anche per la concorrenza sempre più forte esercitata dai centri commerciali e dall’e-commerce che erodono ormai una quota sempre più ampia di mercato. Sostenere questi esercenti è nostro dovere perché con il loro lavoro e la loro presenza
contribuiscono

a tenere viva la città”.