Nei filmati l’omicidio di Luigi Izzo. Tensione in aula, il padre del giovane barbiere si scaglia contro i due imputati

19 Marzo 2024 - 18:10

Oggi nuova udienza del processo ad Alessandro e Roberto Moniello.

CASTEL VOLTURNO. Il litigio iniziato nel bar, proseguito poi in strada, sfociando nella rissa. L’assassinio di Luigi Izzo è stato ripercorso oggi in aula con la visione dei filmati che hanno ripreso gli ultimi istanti di vita del barbiere di Castel Volturno.

Alla sbarra Alessandro e Roberto Moniello (accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla minorata difesa e crudeltà), padre e figlio, ritenuti colpevoli della morte di Luigi, avvenuta tra il 5 ed il 6 novembre 2022 a Castel Volturno, nei pressi della sua abitazione, in via Papa Roncalli.

Davanti alla corte d’Assise presieduta da Roberto Donatiello (a latere  Honoré Dessi), le dichiarazioni del fratello della vittima, Orlando e della sua fidanzata Aurora. Proprio quest’ultima ha raccontato che la lite ebbe inizio nel bar dove lavorava come cassiera. Due fratelli presero in giro il fratello di Aurora, con problemi di disabilità. Orlando Izzo chiese spiegazioni e, quando intervenne Moniello, a difesa dei suoi due amici, Orlando gli mollò un pugno che gli fece cadere gli occhiali.

Solo a questo punto intervenne il povero Luigi Izzo che si mostrò pronto a risarcire il danno provocato dal fratello Orlando e di ricomprare, dunque, gli occhiali a Roberto Moniello.

A questo punto il gruppo si dissolse, Orlando verso la sua abitazione e Luigi in direzione di casa. Al telefono con Orlando, per calmarlo e dirgli di restare a casa, Luigi vide avvicinarsi padre e figlio. Orlando, dal telefono, sentì la cognata urlare “Hanno ucciso Luigi”.

Nei filmati, invece, si vedono i due imputati scendere dalla loro Panda e, successivamente il povero barbiere in un lago di sangue.

Momenti di tensione si sono vissuti in aula quando la madre di Luigi ha sputato verso gli imputati, mentre il padre, alla vista dei filmati, ha tentato si scagliarsi contro i due imputati. 4 carabinieri e due poliziotti penitenziari hanno fatto in modo che tutti mantenessero la calma.

Le parti civili, ovvero la famiglia di Luigi Izzo, sono rappresentate dall’avvocato Ferdinando Letizia.