Nicola Ferraro nominato presidente provinciale della Federazione italiana esercenti pubblici e turisti aderente a Confesercenti Caserta

16 Gennaio 2021 - 12:34

CASERTA – Nicola Ferraro, imprenditore e titolare di locali pubblici (tra cui il ristorante “Tre Farine” di via Cesare Battisti) è stato nominato presidente provinciale della Federazione italiana esercenti pubblici e turisti aderente a Confesercenti Caserta, nel quale era consigliere da due anni.

La sua candidatura è stata avanzata dal presidente Salvatore Petrella, in quanto avendo attività tra Caserta, Marcianise ed Aversa era in grado di rappresentare e fare da trait d’union con i colleghi della categoria ristoranti-bar di tutta la provincia in un momento così delicato legato alla crisi provocata dal Covid-19 .

Io ovviamente sono lunsingato della carica affidatami all’unanimità dai colleghi che cercherò di non deludere –  ha commentato Nicola Ferraro – volevo ringraziare il Presidente Petrella, il Direttore Gennaro Ricciardi in particolare Ivan Fiorillo anch’egli neoeletto presidente cittadino, Giuseppe Delli Paoli, Michele della Rocca, Beniamino Fusco, Il Maestro Franco Pepe, Michela Setaro ed altri operatori”.

La mission sarà quella di creare una vera rete e far sinergia tra gl’associati della categoria ristoranti e bar che molto spesso si perdono in una mentalità concorrenziale anche sleale che certo non aiuta l’intero comparto e perciò cercherò di creare momenti conviviali, appuntamenti e salotti che possano permettere confronti e crescita professionale – ha continuato Ferraro – Il

mio primo impegno sarà quello di presentare un istanza al nazionale affinché possa sensibilizzarli al particolare disagio che vivono gl’esercenti dei piccoli comuni specie dell’alto casertano con bassa densità abitativa che nonostante la zona gialla e quindi con chiusura limitata alle 18 non generano corrispettivi e quindi costretti a rimanere chiusi. Pertanto chiederemo di espandere l’orario di apertura , soluzione che gioverebbe tutte le attività di periferia ed anche le medie struttura che pur lavorando a pranzo non riescono a colmare i costi di gestione. Insomma consentire la somministrazione ai tavoli in zona gialla almeno fino alle 22 potrebbe essere la giusta soluzione che possa arginare le perdite in piena sicurezza ed evitando comunque gli assembramenti della movida.

Altro punto sul quale mi concentrerò volendo guardare con sguardo ottimistico il futuro è volto a fare convezioni con gl’istituti
di credito al fine di abbattere le commissioni sul transato pos che potrebbe lievitare con il programma cashback già in vigore, nonostante il bonus pos 2021 che copre attraverso un credito d’imposta il 30% delle commissioni addebitate all’esercente escludendo però le imprese che superano i € 400’000 di fatturato e perciò costretti a cedere parte della marginalità già drasticamente ridotta per via della pressione fiscale.

Insomma a quanto pare credo che c’è un gran da fare in quel che era considerato l’unico mercato capace di non risentire La grave crisi finanziaria del 2007-2008.

Credo di aver dato abbasta informazioni, ti invierò anche una foto mia in Confesesrcenti e se necessità altro resto a disposizione”.