Non invia un documento e l’OSPEDALE DI CASERTA la cancella dalla graduatoria del concorso come Oss. Così la storia finisce in tribunale

28 Aprile 2022 - 11:27

CASERTA – La procedura concorsuale è quella relativa alla copertura a tempo determinato di 60 posti come Operatore socio sanitario all’interno dell’Ospedale di Caserta. Ad ottobre sono approvati nomi dei vincitori del bando, ma a seguito della rinuncia di alcuni dei candidati nominati e della decadenza di altri, l’azienda ospedaliera del capoluogo ha ritenuto necessario provvedere allo scorrimento della graduatoria. E si è arrivati alla posizione 147.

A quel punto della classifica si trovava la Oss Anna Reccia, reclutata nei primi giorni di dicembre nelle file del Sant’Anna e San Sebastiano. Un’assunzione vincolata, però, alla produzione da parte della donna, entro 7 giorni e a pena di decadenza, di tutta la documentazione necessaria ai fini della verifica della veridicità delle dichiarazioni effettuate dalla candidata nell’istanza di partecipazione.

E qui emergono i problemi, perché la signora Reccia invia tempestivamente all’ospedale l’intero plico contenente i quanto inserito nella domanda del concorso relativamente al suo curriculum di studi, mancando, però, di presentare un solo documento richiesto, a comprova del profilo esperienziale indicato nella domanda di partecipazione che, in base al bando di concorso, che riguardava una classificazione per “soli titoli” incideva sul subpunteggio relativo ai “titoli di carriera”.

Per l’azienda ospedaliera guidata da Gaetano Gubitosa tale carenza sarebbe stata la causa della decadenza dalla graduatoria di merito, un’esclusione che quindi cancellava dal concorso la signora Reccia.

Convinta della bontà del suo operato, però, l’operatrice sanitaria ha deciso di affidarsi ad un avvocato, per portare la procedura davanti al Tar della Campania. E lì i giudici amministrativi hanno riconosciuto come “sproporzionata” la decisione presa dal Sant’Anna e San Sebastiano, emettendo un’ordinanza cautelare con la quale la corte ha costretto l’ospedale a reinserire la signora Reccia in graduatoria, con una diminuzione del punteggio dei titoli, essendo stata comunque la donna carente nella presentazione della documentazione. La donna, vistosi riconosciuto il reinserimento in graduatoria ha quindi bloccato il procedimento dinanzi al Tar, rinunciando quindi a proseguire nel giudizio che si sarebbe concluso per lei positivamente con tutta probabilità, attraverso una sentenza di merito sulla questione.

Resta quindi in gara per poter continuare a lavorare come Oss a Caserta la signora Reccia, che è passata dalla posizione 147 a quella numero 163. Non sarà una notizia entusiasmante, ma sempre meglio che essere estromessa.

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