Non si fermeranno mai, arieccolo: Carlo Savoia in pole position per vincere la gara da 23 milioni di euro al Comune di Sessa Aurunca

24 Luglio 2019 - 18:54

SESSA AURUNCA – Il Comune di Sessa Aurunca sta svolgendo la gara d’appalto per l’attribuzione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani presso gli uffici della Stazione Unica Appaltante, ubicata, com’è noto, nel Provveditorato alle Opere Pubbliche, sede di Caserta.
Il che, come abbiamo scritto con vaste argomentazioni, molto spesso documentali, in centinaia di articoli, non rappresenta nel modo più assoluto, per noi di Casertace, garanzia di una lineare evoluzione della procedura del pubblico incanto.
In ballo ci sono 23 milioni di euro, cioè l’importo che l’impresa vincitrice introiterà.
Dopo aver dato un’occhiata all’elenco delle imprese partecipanti, ci produciamo nel nostro solito gioco, cioè nel pronostico su chi, a nostro avviso, si aggiudicherà questa gara.
Beninteso, si tratta di percezioni epidermiche, di giornalisti paragnosti figli di paragnosta, come diceva il compianto Gigi Sabani, imitando un Giucas Casella allora pienamente sulla cresta dell’onda.

Ce lo sentiamo, dunque.
Allo stesso modo con cui una persona può avvertire un fluido che la porta a giocarsi dei numeri al lotto o al superenalotto.
Fatta la dovuta premessa, per noi questa gara la vincerà Carlo Savoia.

Azz, sta ancora in mezzo questo qua? Sì, sta in mezzo col resto di due.
Nonostante l’indagine della Dda sullo sperpetuo della gara di appalto al Comune di Caserta; nonostante il fatto che il faccendiere di Sant’Arpino ha sfiorato l’arresto in quella circostanza, per la quale resta pesantemente indagato; nonostante le sue relazioni con certe famiglie di imprenditori della monnezza siciliani, messe nero su bianco in ordinanze della Dda di Palermo in base a informative di polizia giudiziaria; nonostante i suoi rapporti con Pasquale Vitale in relazione alla vicenda delle cosiddette casette dell’acqua, anche queste finite sotto la lente di ingrandimento della Dda nella maxi indagine in cui è indagato anche il sindaco Carlo Marino;
nonostante tutto ciò, Carlo Savoia è ancora in grado, oggi, di vincere gare milionarie in comuni della Provincia di Caserta importanti qual è, senza ombra di dubbio, Sessa Aurunca.
È un problema del sistema, che noi non possiamo far altro che sottolineare.

Allora, chi ha risposto a questa gara di Sessa?
Ecologia e Servizi Italia Srl, con sede a Scafati in via Dante Alighieri, ma con il suo cuore amministrativo saldamente ancorato in zona atellana, precisamente a Sant’Arpino, paese dove Carlo Savoia nasce, opera e vive.
La Ecologia e Servizi Italia annovera due soci: la signora o signorina Lucia Iorio, manco a dirlo di Sant’Arpino, titolare dell’80% delle quote, e indovinate chi?

È lui o non è lui, è lui o non è lui? Cerrrrrrto che è lui! Mister Gennaro Cardone, indagato a sua volta nell’ordinanza di Caserta, citato decine e decine di volte nei documenti di quell’inchiesta come il prestanome per definizione di Carlo Savoia e come il co-protagonista delle radicali azioni di sartoria criminale attraverso cui, nella sede napoletana della Xeco Srl venivano confezionati i capitolati d’appalto in modo da definire infallibilmente un percorso, che avrebbe dovuto portare, ovviamente nel rispetto di tutte le leggi vigenti, all’aggiudicazione a favore dell’impresa sponsorizzata da Savoia.
Gennaro Cardone è socio dell’impresa che sta partecipando alla gara di Sessa Aurunca, ma anche della Labgreen, altra società della galassia di Carlo Savoia, e indagata proprio per l’appena citata questione delle casette dell’acqua di Caserta, dove sul registro dei sospettati Cardone e Savoia sono in compagnia del pure menzionato Pasquale Vitale.
Indovinate chi è l’impresa di cui la Ecologia e Servizi Italia si serve per assorbire alcuni requisito attraverso il noto e, secondo noi, famigerato sistema legalizzato dell’avvalimento?

Qui ci concediamo una botta di “vippaggine trash”, visto che l’impresa è proprio quella Energetikambiente per la quale, secondo i magistrati della Dda di Napoli, era stata truccata la gara da 116 milioni di euro al Comune di Caserta, attraverso il capitolato d’appalto confezionato, nella sede di Xeco a Napoli, da Savoia, Cardone e un’altra indagata di quella vicenda (di cui adesso non ricordiamo il nome ma non fa niente perché non è rilevante rispetto alla questione di cui ci stiamo occupando).

Energetikambiente mette a disposizione l’avvalimento e in cambio ha già pronto un contratto di subappalto che regolarizzerà un’evidenza che ai nostri occhi ha un altro tipo di identità, e cioè il fatto che nella vicenda, al di là delle ragioni sociali, dei nomi delle imprese, esiste un burattinaio solo.

Il suo nome è Carlo Savoia.