Nove beni confiscati alla camorra trasferiti al Comune di MADDALONI

10 Agosto 2022 - 19:00

MADDALONI – E’ di pochi giorni fa il decreto di destinazione trasmesso dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, all’Ente Calatino, con il quale vengono trasferiti nove unità immobiliari alla Città di Maddaloni.

Della procedura si è immediatamente interessato, per competenza, l’assessore al patrimonio Gennaro Cioffi che – dichiara – come primo step, sta provvedendo, con l’ausilio del Segretario Generale, come richiesto dall’Agenzia, perentoriamente entro dieci giorni, alla trascrizione degli atti.

“Si tratta – precisa il delegato – di quattro unità immobiliari per uso abitazione e cinque unità immobiliari ad uso commerciale, di queste nove, su precisa indicazione dell’Agenzia Nazionale, otto saranno destinate a finalità sociali ed una a finalità istituzionali.

Espletate le formalità di rito – prosegue Gennaro Cioffi – sarà giunto il momento di mettersi all’ascolto del territorio e, attraverso una manifestazione di interesse pubblico, valutare i progetti presentati da tutte le realtà territoriali, senza veti incrociati su appartenenze politiche, ma con lo sguardo vigile alla legalità e alla qualità delle proposte in grado di maturare un impatto quantificabile sulla città.

Su questo aspetto ho trovato pienamente concorde il Sindaco Andrea De Filippo che mi ha dato ampia facoltà di procedere secondo questo schema”.

“Pare arrivato il momento – dichiara il Commissario di Forza Italia Maria Carmela Inverno – in cui la politica viene contenuta negli spazi decisionali e il terzo settore viene investito di responsabilità progettuali e gestionali. Un ottimo passo avanti che l’assessore del nostro partito ha potuto concordare con il primo cittadino e che consentirà all’amministrazione di dare risposte concrete. Non a caso il nostro slogan è “abbiamo un piano straordinario: fare le cose e, aggiungo farle nell’interesse della collettività e non a fini propagandistici o peggio elettorali”.