NUOVO STADIO DI CASERTA. D’Agostino & soci avevano dimenticato (?) di pagare la cauzione da un milione di euro. Ma resta ancora la grana pignoramento Sace

3 Novembre 2022 - 11:18

Problema risolto grazie a una fideiussione partita da una banca ciociara e via libera dalla commissione di gara. Almeno fino alla decisione del maggio 2023 del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il Pinto resta un bene pignorato e ciò vuol dire che il cantiere non potrà aprire

CASERTA – Ieri, mercoledì 2 novembre, il dirigente alle Infrastrutture del comune di Caserta, Francesco Biondi, ha firmato la determina con cui si approvano i verbali di gara e la proposta di aggiudicazione della procedura per la demolizione e la ricostruzione dello stadio Alberto Pinto, così come deciso dalla commissione di gara composta dall’avvocato Ciriano Sammaria e dai due ingegneri Donato Coppola e Gaetano Vitiello.

Un solo operatore economico ha partecipato, cioè lo stesso operatore economico che aveva presentato il project financing per la costruzione dello stadio.

E quindi a ricevere il parere positivo della commissione è stato di raggruppamento d’imprese è composto da Aurora Immobiliare e Consorzio Santa Rita, le due aziende edili di Frosinone nelle mani di Antonio Ciuffarella e la Casertana del presidente Giuseppe D’Agostino.

Come si può immaginare, i verbali di gara sono andati abbastanza lisci, tranne in un momento in cui, durante il terzo incontro della commissione, la stessa si è resa conto che per errore aveva dimenticato, lo definiscono “un

evidente lapsus“, che l’importo della cauzione provvisoria che doveva essere superiore al milione di euro non era stato versato.

Cioè, ne erano stati versati solo 51 mila. Una carenza risolta con il soccorso istruttorio e attraverso un bonifico in favore del comune di Caserta tramite una fideiussione partita dalla banca dei Colli Albani, quindi da un istituto di credito ciociaro.

L’importo non è di un milione di euro bensì dimezzato del 50%, in considerazione del fatto che tutti i partecipanti al raggruppamento (Ciufarella+D’Agostino) non sono aziende di grande entità e la normativa prevede degli sgravi per le microimprese.

Finalmente, poi, abbiamo scoperto quale sarà il canone concessorio annuo. La Casertana e i due soci del ciociari hanno offerto un affitto da pagare annualmente al comune di Caserta di 30.000 euro, ritenuto congruo dalla commissione giudicatrice.

Vi ricordiamo che il costo del progetto è di circa 51 milioni di euro, secondo le analisi fatte dalla Casertana e dai due soci nell’affare stadio Pinto.

51 milioni di euro da spendere nella costruzione del nuovo stadio e aree annesse per avere in cambio 90 anni di gestione del Pinto. Un lasso di tempo talmente enorme da far recuperare l’investimento speso e innescare, quindi, anche un importante guadagno alle società che gestiranno l’impianto del calcio a Caserta.

Come raccontato in un precedente articolo di CasertaCe, nel piano economico finanziario si prevede che la somma di 32 milioni di euro sui 51 citati verrà recuperata attraverso lo strumento dei project bond, cioè un’obbligazione di scopo. Quindi, la Casertana e le due società di Frosinone puntano a recepire oltre due terzi del capitale per la costruzione del nuovo stadio attraverso delle obbligazioni, proposte a investitori privati.

Partendo da una spesa iniziale importante per le imprese, la gestione novantennale dello stadio è chiaramente un lascito positivo per le casse delle società e dei proprietari di queste.

Tutto pronto, quindi, l’aggiudicazione definitiva e l’inizio dei lavori. Se non fosse che lo stadio Pinto è ancora sotto pignoramento da parte dell’imprenditore Mario Pagano Granata.

Come raccontammo nel mese di settembre, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere che sta giudicando sulla richiesta della società Sace, nata dal mancato pagamento di crediti dal valore di circa 43 milioni di euro da parte del comune di Caserta, non ha cancellato il vincolo del pignoramento, bensì ha sospeso il giudizio, in attesa della decisione del giudice di merito che arriverà solo nel maggio 2023.

Quindi, oltre alla proposta e alla successiva aggiudicazione definitiva alla Casertana e a Ciufarella, non si può andare più avanti di così.

Solo nel momento in cui il giudice che dovrà decidere sul pignoramento della Sace emetterà la sua sentenza, capiremo quale sarà il destino dello stadio Pinto.