Omicidio Romano. Ecco di dov’era la poliziotta uccisa a colpi di pistola da un collega

1 Giugno 2023 - 18:58

Risultava da qualche mese «non in servizio per motivi di salute». Lascia un figlio, anche lui poliziotto

MARZANO APPIO/PIETRAMELARA (Elio Zanni) – È rimbalzata immediata l’eco dei tragici fatti accaduti stamattina a Roma, nella pacifica e piccola città di Marzano Appio: luogo di origine di Pierpaola Romano. Tanto, anche se la vittima dell’omicidio (di cui non si conoscono ancora esattamente le cause) lasciò il suo paese in collina ben vent’anni fa; per motivi di lavoro.

Di più. La poliziotta 58enne uccisa nell’androne di un palazzo di Torraccia a Roma risulterebbe ancora in possesso di un’abitazione ubicata nella frazione Campagnola di Marzano Appio. Da notizie raccolte, pare che la donna, per motivi di salute, non fosse in servizio da qualche mese in quanto si doveva sottoporre a periodiche cure intensive.

Ma sono due le comunità in trepidazione per il tragico evento. Tanto per il fatto che anche il marito, Adalberto Montanaro, ispettore di Polizia, appartiene a queste terre. Montanaro risulta originario della vicina città di Pietramelara, anche se per l’anagrafe è nato a Caserta. L’uomo era impegnato nella sala operativa quando è stato avvertito del tragico evento.

Ad uccidere la poliziotta di Marzano Appio è stato un collega: Massimiliano Carpineti, che dopo il delitto è scappato a bordo di una Chevrolet bianca per poi uccidersi sparandosi, con la stessa arma con cui ha esploso tre colpi sul corpo della vittima, sua amica.

Carpineti, secondo la ricostruzione fornita dei fatti, ha attinto la Romano proprio questa mentre usciva di casa. Un omicidio in piena regola del quale però al momento sfuggono le possibili cause, il plausibile movente.

La povera Pierpaola, figlia d’arte (perché anche suo padre era un militare dell’Arma), lascia un figlio, Riccardo, poco più che ventenne che da poco, proprio come i genitori, aveva iniziato la sua carriera tra le forze dell’ordine. 

Il sindaco di Marzano Appio, Antonio Conca, incredulo e scosso per l’accaduto sta chiamando i colleghi del Consiglio comunale per valutare la possibilità di dichiarare il lutto cittadino.