OMICIDIO VASSALLO. Il Riesame è durato più di 12 ore. Ecco la tesi dei pm, del Procuratore Borrelli e quella degli avvocati difensori di Cipriano, Lazzaro Cioffi e Fabio Cagnazzo

26 Novembre 2024 - 16:48

Si è iniziato a Salerno alle 11:00 del mattino, di ieri, e si è terminato alle 23:45. La decisione, stando alle previsioni più informate, dovrebbe arrivare entro la giornata di venerdì 29 novembre

AVERSA  –  (g.g.) La decisione del tribunale del Riesame sui ricorsi presentati dagli avvocati difensori di tre dei quattro indagati per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, arriverà entro venerdì. Questa la previsione più gettonata all’indomani della lunghissima giornata, dedicata ai dibattimenti, davanti a quello che un tempo si chiamava tribunale della Libertà oggi si chiama tribunale del Riesame e, nel caso specifico, è una delle sezioni del tribunale di Salerno, competente per territorio, nonché guida del distretto giudiziario dunque titolare anche di una Corte di Appello.

La lunghezza degli eventi di ieri è stata legata alla scelta dei giudici di suddividere in tre parti ossia in tre udienze distinte i ricorsi per ognuno degli indagati.

Alle 11:00 è cominciata quella riguardante Giuseppe Cipriano, imprenditore residente a Pollica proprietario di una sala cinematografica Odeon e titolare di molteplici interessi economici alcuni dei quali, sospetti, gestiti per anni insieme a suo cugino Raffale Maurelli, deceduto. I difensori di Cipriano hanno discusso e successivamente c’è stata la replica dei magistrati della DDA di Salerno, arrivati in forze, in ben tre unità, con l’ausilio della non usuale presenza del Procuratore della Repubblica in persona Francesco Borrelli, in passato Procuratore della Repubblica aggiunto a Napoli e coordinatore della DDA operante negli uffici giudiziari del capoluogo partenopeo

Successivamente sono entrati in scena gli avvocati difensori del brigadiere dei carabinieri in pensione, il maddalonese, Lazzaro Cioffi , oggi trapiantato a Casagiove, assistito dagli avvocati Franco Liguori e Giuseppe Stellato. Questo segmento dell’udienza è durato circa 60 minuti in più di quello relativo a Cipriano. Dunque, circa 3 ore e mezzo in quanto alla discussione degli avvocati Liguori e Stellato hanno replicato i pubblici ministeri di Salerno.

Stessa falsa riga nell’ultima parte, la terza, dedicata alla posizione del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo. Anche in questo caso tempi lunghi: ber tre ore e un quarto, dalle 20:30 alle 23:45. Vivace e, in certi momenti, anche teso il confronto-scontro tra accusa e difesa. Si è discusso soprattutto della validità della consistenza delle dichiarazioni del quarto indagato ossia quel Romolo Ridosso esponente di un clan camorristico di Scafati per il quale non c’è stato il Riesame e stiamo cercando di capire il perché in quanto non è questione da poco stabilire se ciò è accaduto a causa del dilungarsi delle discussioni sugli altri tre indagati e dunque con una previsione di recupero in questi giorni o se invece, come pure è possibile, Romolo Ridosso abbia rinunciato al Riesame aprendo, in questo modo, tutta una serie di possibili valutazioni sullo stato delle relazioni tra lui e i giudici dell’accusa.

Da parte del Procuratore Borrelli e dei pubblici ministeri c’è stato lo sforzo, in verità piuttosto complicato, di valorizzare l’apporto che Romolo Ridosso ha dato, a loro avviso, alla formulazione dei gravissimi capi d’imputazione provvisoria che costringono Cagnazzo, Cioffi e Cipriano a fronteggiare un’accusa di omicidio addirittura premeditato.

Sforzo complicato perché è storia, già stampata negli atti giudiziaria, l’attitudine mostrata da Ridosso, così come abbiamo evidenziato anche nell’articolo di ieri (CLICCA E LEGGI) a cambiare sostanzialmente o a modificare più volte, a dirla tutta, parecchie volte al sua versione dei fatti che avrebbero portato alla realizzazione dell’omicidio di Angelo Vassallo. Naturalmente, gli avvocati difensori hanno lavorato a lungo, nelle loro discussioni, per evidenziare questo aspetto, questa modifica continua dei racconti di Romolo Ridosso allo scopo di ridurne se non addirittura annullarle la sua credibilità come potenziale accusatore, durante un dibattimento processuale, di quelli che di qui a poco potrebbero transitare dallo status di indagati a quello di imputati.