ORE 10,32 ESCLUSIVA. CASERTA AL BALLOTTAGGIO Ecco come sarebbero, lista per lista, seggio per seggio, i due consigli comunali con la vittoria di Zinzi o con la vittoria di Marino

5 Ottobre 2021 - 10:31

Occhio alla variante di Speranza per Caserta. In calce al nostro articolo esplicativo le due tabelle riassuntive

 

CASERTA (g.g.) – Siamo in grado di pubblicare, in larga e comoda esclusiva, i due schemi di ripartizione dei seggi tra le liste in caso di vittoria al ballottaggio di Gianpiero Zinzi e in caso di vittoria di Carlo Marino. Diamo seguito alle proiezioni da noi pubblicate un paio di settimane fa e che in linea di massima, grazie al lavoro intenso di analisi dei dati, effettivamente realizzatosi su base scientifica e non grazie alle chiacchiere e alle boiate, lette a tonnellate durante questa campagna elettorale, non è lontana dal risultato reale, frutto dello spoglio effettivo e che riportiamo in questi due schemi.

Un solo punto di cui tenere conto: le solite lentezze hanno determinato che, a 18 ore di distanza dalla chiusura dei seggi, non c’è ancora il dato completo, mancando all’appello tre sezioni delle 91 che raccolgono il voto nella città capoluogo. Naturalmente ritoccheremo lo schema nel caso in cui l’inserimento dei dati di queste ultime tre sezioni, dovesse modificare i quozienti calcolati con il metodo d’Hondt. Allora, procediamo: come avevamo largamente previsto, il ballottaggio del 17 e 18 ottobre, non deciderà solo chi tra Zinzi e Marino sarà il sindaco di Caserta, ma anche chi, tra le due coalizioni guadagnerà i seggi del premio di maggioranza, rimasti in palio perché nessuna delle stesse coalizioni, cioè la lista o gruppi di liste collegati ai candidati a sindaco, ha superato il 50 per cento. Se fosse avvenuto, il nuovo Consiglio comunale sarebbe già stato eletto stamattina, indipendentemente dall’esito del ballottaggio. Una situazione che avrebbe potuto causare il caso, di cui spesso abbiamo parlato ai nostri lettori, della cosiddetta “anatra zoppa”, mutuato dal gergo giornalistico americano e che ricorre quando il presidente degli Stati Uniti non ha la maggioranza al Congresso e/o al Senato.

Se le liste di Marino, come tanti (non certo noi) superficialmente pronosticavano, avessero infatti superato il 50 per cento, stamattina avrebbero già avuto in mano la maggioranza del Consiglio, con la conseguenza che, in caso di vittoria di Zinzi al secondo turno, questi non avrebbe potuto, in pratica, governare, con rischio di andare a casa dopo pochi giorni, a meno di non certo improbabili trasmigrazioni di consiglieri eletti nelle liste di Marino.
Ma questo non avverrà. Chi vincerà il 17 e il 18 , avrà anche la maggioranza del 60 per cento dei componenti del Consiglio comunale, pari a 19 seggi. Tutti gli altri sconfitti, quello del ballottaggio e quelli del primo turno, si divideranno i 13 seggi che spettano alla minoranza. Tutto ciò cambierebbe, naturalmente, nel caso in cui un partecipante al ballottaggio si apparentasse formalmente con uno o più degli sconfitti. È molto improbabile che accada, ma se dovesse accadere, con termine previsto per domenica prossima 10 ottobre per una eventuale ufficializzazione di detti apparentamenti, noi siamo pronti a modificare in pochi secondi gli schemi di attribuzione dei seggi.
Se vince Zinzi, la sua lista civica, che ha valicato quota 10 per cento, porterebbe in Consiglio ben 8 eletti, 5 andrebbero a Fratelli d’Italia, vicina all’8 per cento, 3 a Prima Caserta, 2 a Forza Italia, 1 a Caserta nel Cuore.
Alle liste della coalizione di Marino, andrebbero 9 seggi, di cui 3 alla lista Insieme per Caserta, 2 al PD, 1 ciascuno a Italia Viva, Noi Campani e Radici. Stiamo calcolando ancora il nono seggio, ricordando, però, che uno di questi nove seggi sarà “rubato” dal candidato sindaco, cioè da Carlo Marino a uno dei componenti delle sue liste
Alle liste di Del Gaudio andrebbero 2 seggi. 1 di questi sarebbe occupato dallo stesso Del Gaudio, il secondo dal primo eletto della lista Caserta Tu. Resta fuori dal Consiglio dunque Enzo Bove, che non riesce a eleggere neppure il quotato alla vigilia, Marco Cicala.
Gli ultimi 2 seggi sarebbero occupati, infine, da Romolo Vignola e Raffaele Giovine, vera, piacevole sorpresa di queste elezioni.

In caso di vittoria, al ballottaggio. di Carlo Marino, sarebbero le sue liste a dividersi i 19 seggi della maggioranza in questa ragione: 6 alla lista Insieme, 4 al Pd, 3 a Italia Viva, 3 a Noi Campani, 2 a Radici, 1 ai Socialisti.
I 13 consiglieri della minoranza sarebbero così ripartiti: 8 alle liste di Zinzi, di cui 4 alla sua lista civica, 2 a Fratelli d’Italia, 1 a Prima Caserta e 1 a Forza Italia. Uno di questi 8 seggi, vedremo in seguito quale, sarebbe occupato dal candidato sindaco, cioè da Zinzi.
Come si vede cambierebbe, per effetto di un ovvio motivo aritmetico, determinato dalla significativa differenza tra il risultato complessivo racconto dalla coalizione di liste di Marino rispetto a quello raccolto dalla coalizione di liste a sostegno di Zinzi (11 punti circa, 41 a 30) leggermente la configurazione della ripartizione rispetto al caso della vittoria di Zinzi: il principale, tra tutte le coalizioni sconfitte al primo e al secondo turno, gruppo di liste, cioè quelli collegate al battuto del ballottaggio, cioè allo stesso Zinzi, non acquisirebbero 9 seggi, ma 8. A guadagnarne uno sarebbe la coalizione che sostiene Romolo Vignola, che conquisterebbe due seggi, uno ad appannaggio del candidato sindaco, il secondo ad appannaggio della lista Speranza per Caserta, con Apperti magari, sotto sotto, a “fare” i voti per Marino allo scopo di entrare in consiglio comunale. Due seggi li conquisterebbero le liste di Del Gaudio, anche in questo caso in Consiglio andrebbero il candidato sindaco e il primo eletto della lista Caserta Tu, 1 alla coalizione di Raffaele Giovine, con quest’ ultimo seduto a rappresentare nell’assise cittadina il suo progetto politico.

IL CONSIGLIO COMUNALE IN CASO DI VITTORIA DI GIANPIERO ZINZI

 

IL CONSIGLIO COMUNALE IN CASO DI VITTORIA DI CARLO MARINO