OSPEDALE DI CASERTA. Nicola Cristiani, Stabile, la Cisl e la Fials, se la prendessero con noi senza strumentalizzare le paure di infermieri e Oss

16 Aprile 2021 - 19:07

Arriviamo a dire che è legittimo anche screditare Nursing Up. Però lo facciano in maniera diretta, viso contro viso, senza raccontare boiate pazzesche come quella relativa a un fantomatico contratto di lavoro decentrato, firmato con l’azienda negli ultimi giorni, che in realtà è stato deliberato il 29 ottobre scorso con tanto di firma di tutti i sindacati, compreso Nursing Up

 

 

CASERTA – Ognuno può nutrire un’opinione diversa: ad esempio, questo giornale pensa tutto il male del mondo di alcuni dirigenti sindacali, senza fare nomi Nicola Cristiani e Salvatore Stabile, rispettivamente leader della Cisl e della Fials.

Magari ci sbagliamo, magari non abbiamo capito nulla della vita, ma di una cosa non possiamo essere tacciati, cioè di aver espresso questa valutazione in maniera apodittica, cioè imponendo una verità evidenza a priori che è tale in quanto lo affermiamo noi.

Nei tanti anni di vita di Casertace, su come Cristiani e stabile gestiscono il loro sindacati avremo scritto 400, anche 500 articoli.

Per cui, se è vero che non abbiamo la verità in tasca e il nostro punto di vista può essere errato, è impossibile affermare che siamo stati anche lontanamente carenti nell’argomentarlo, questo nostro punto di vista su persone con cui non abbiamo mai parlato in vita nostra, né direttamente né indirettamente, e che dunque rappresentano per noi delle fotografie, ma soprattutto una ffunzione.

Mai visti e mai sentiti, Stabile e Cristiani, ma senza presunzione studiati e analizzati, giornalisticamente indagati da anni e anni. Irriducibilmente, come può fare solo un giornale che non si annoia e soprattutto non si deprime nell’esercizio della pratica di Don Chisciotte, visto e considerato che noi non abbiamo partite personali da giocare e dunque non abbiamo neppure il bisogno di andare oltre qualora nulla cambi in conseguenza dei nostri articoli.

Secono il sottoscritto, Cristiani e Stabile di questo ragionamento non hanno capito un tubo. Non perché siano stupidi, per carità, tutt’altro. Ma perché l’idea di far qualcosa, nella vita, che non abbia a che vedere sempre e in ogni circostanza con quello che Guicciardini definiva il particulare, l’interesse personale o lobbistico, è totalmente estranea al loro Dna.

In poche parole, un discorso del genere sarà letto allo stesso modo con cui un occidentale può leggere gli ideogrammi cinesi. Naturalmente, se noi possiamo nutrire questa idea su Nicola Cristiani e Salvatore Stabile, ma sarebbe meglio dire sulla loro non modalità di fare veramente sindacato così come questa funzione è valutata nei principi della Costituzione Italiana, i due possono pensare a loro volta, come ci risulta facciano, tutto il male possibile di Casertace e di chi lo dirige.

Il loro, al pari del nostro, è un diritto sacrosanto che nessuno può pensare di mettere in discussione. Però sarebbe opportuno evitare di utilizzare situazioni complicate, dolorose, che riguardano realmente la vita di tanti lavoratori che non hanno santi in paradiso e che dunque non hanno potuto magari sistemare i propri figli di qua e di là, per alimentare delle piccole e banali vendette.

Ci riferiamo agli ultimi avvenimenti relativi alle trattative tra i sindacati, che rappresentano i lavoratori del Comparto Sanitario dell’ospedale civile di Caserta, e la direzione generale dell’azienda che dell’ospedale rappresenta la struttura giuridico-economica portante.

Perché, ripetiamo, si può fare tutte le dichiarazioni del mondo contro il sottoscritto, contro questo giornale, contro un altro sindacato, ma occorrerebbe tenere circoscritte queste attività all’interno di un perimetro che non vada a strumentalizzare i problemi, le preoccupazioni e le piccole speranze degli infermieri, degli Oss, dei tecnici e delle ostetriche del Civile.

Se Nursing Up è il sindacato largamente maggioritario dentro all’azienda ospedaliera di Caserta, se ha resistito a decine e decine di attacchi micidiali, che le altre sigle, a partire da quelle di Cristiani e di Stabile gli hanno scagliato contro, raccontando per anni agli iscritti di Nursing Up che i motivi per cui loro stavano perdendo i soldi dell’articolo 9 fossero riconducibili agli errori della dirigenza del sindacato rivale, vuol dire che esiste una evidenza aritmetica che non può stare dentro alla partita della materie opinabili.

Perché quel 70% di iscritti sul numero complessivo dei dipendenti del comparto, Nursing Up lo può sfoggiare con orgoglio da almeno dodici anni,

E siccome qui nessuno ti regala niente, siccome il fuoco concentrico ha puntualmente messo insieme le ragioni più comprensibili “del padrone”, nel caso specifico dei vari direttori che si sono succeduti, e quelle il più delle volte oblique, trasversali, opache, di sindacati che ai tavoli delle trattative tutto facevano fuorché il sindacato, significa che Nursing Up ha un substrato di valori, ma soprattutto di credibilità.

Niente di che, semplicemente questa sigla viene avvertita dal personale del comparto dell’ospedale di Caserta come un vero sindacato, che se in qualche circostanza si è mosso per favorire la posizione e gli obiettivi di un lavoratore, lo ha fatto in quanto il medesimo era un suo iscritto, accogliendo in questo modo una istanza che poi veniva accolta con lo stesso metodo quando arrivava da altri iscritti.

Va da sé che una roba del genere significa lavorare 20 ore al giorno, ma soprattutto significa che non ci sono figli, fratelli, cognate dei dirigenti di Nursing Up sistemati in quanto fratelli, cugini e cognati.

Siccome quelli del Comparto gli occhi per vedere ce li hanno e negli anni hanno visto cosa significhi la parentopoli in Cisl e Fials, restano ancorati a Nursing Up nonostante le maldicenze e le blandizie ricevute perché strappino una tessera e ne sottoscrivano un’altra.

Nel momento in cui, all’indomani della rottura del tavolo di trattativa tra Nursing Up e il direttore generale Gaetano Gubitosa, su una questione fatta di carne ed ossa, di diritti negati come sicuramente quello del mancato riconoscimento, da 13 anni a questa parte, di quel piccolo scatto economico legato alla progressione di fascia, gli altri sindacati se ne escono con una boiata pazzesca, annunciando che loro hanno firmato il contratto di lavoro decentrato con l’azienda, non possono che beccare pernacchie, perché gli infermieri e gli Oss non sono dei fessi e lo sanno bene che il contratto decentrato è stato firmato il 29 ottobre scorso da tutti i sindacati, Nursing Up compreso.

Mestare nel torbido attraverso la mistificazione, strumentalizzando la sofferenza dei lavoratori, sarebbe grave in assoluto, figuriamoci in un momento come questo, in cui il personale sanitario si sta sottoponendo a sforzi enormi accumulando stress e fatiche di ogni genere, avendo a che fare ogni giorno con la Bilancia della vita e di una morte che miete decine e decine di vittime nel giro di poche ore con l’affilata falce del Covid.

Per cui, Cristiani e Stabile scherzino con Casertace, se la prendano con Rosa Nuzzo e il Nursing Up, ma non usassero i lavoratori, questo loro particolare momento, per alimentare antipatie e guerre che, a differenza delle nostre vissute e combattute sempre con la testa tra le nuvole, inseguono sempre lo stesso obiettivo, quello già raggiunto in tante occasioni con la sistemazione di parenti ed amici.

Continuate pure a farlo, ma non vi approfittate delle preoccupazioni dei lavoratori.