PALAZZETTO: Vozza risponde ai consiglieri di minoranza

1 Agosto 2024 - 18:07

Il sindaco: “Nessun deprezzamento: anzi il canone previsto è addirittura superiore”

CASAGIOVE (Gianluigi Guarino Debora Carrano) – Se è vero com’è vero che i consiglieri della minoranza hanno acceso i riflettori sulla questione del Palazzetto, puntando soprattutto sulla svalutazione della struttura e il danno al Comune per il deprezzamento del canone di locazione, è anche vero che dalla maggioranza di Peppe Vozza non si lasciano sfuggire l’occasione per restituire gli affondi.
“Noi vogliamo lavorare per far funzionare il Palazzetto e in questo senso l’Ufficio ha predisposto un atto che risponde alle linee europee e all’obiettivo per l’inizio dei campionati di fruizione del Palazzetto stesso”, ha detto il sindaco Peppe Vozza dopo l’attacco dell’opposizione e immediatamente dopo ha inoltrato una nota concordata con tutto il gruppo di maggioranza
“La lettera inviata dai consiglieri di opposizione sul bando per l’affidamento del Palazzetto dello Sport, è irricevibile. – Dicono dalla maggioranza – Le questioni sollevate appaiono artatamente costruite per provare a cambiare la realtà”. Questo in sintesi il contenuto del confronto che gli amministratori hanno avuto sull’argomento, sul quale riferiscono: “Il Comune non affida a fronte di un’entrata ridotta rispetto al precedente appalto. Vengono paragonati due pesi diversi: il solo canone (minimo) a base di gara e il costo complessivo dell’offerta finale. Infatti, la quota prevista a base d’asta, ma destinata a rialzo è di € 17.400,00 all’anno, mentre nel precedente appalto la relativa cifra era inferiore del 20%”. Poi chiariscono che “nel precedente appalto era dato in concessione l’intero complesso, mentre in quello in corso sono destinati alla concessione il piano terra e il seminterrato mentre il primo piano potrà essere inserito solo a seguito di proposte migliorative da trasmettere in sede di gara”. Sull’obbligo di imporre all’affidatario la concessione della struttura a società locali, nella loro nota i consiglieri dicono “colliderebbe con il principio di libertà d’impresa e rischierebbe di restringere il campo degli operatori interessati”, ma assicurano: “ad ogni buon conto si rammenta che, con il bando, l’Amministrazione si riserva venti giornate all’anno che potranno essere destinate all’utilizzo dell’impianto a garanzia di realtà locali impegnate in eventi di rilievo”. Infine, chiariscono: “In nome della trasparenza e della correttezza si deve tenere conto che, nonostante, le attuali disposizioni consentivano un affidamento diretto, il Comune ha scelto la procedura di gara aperta europea così da avere le più ampie possibilità di raffronto per la scelta migliore nell’interesse della città”.