Parla l’imprenditore casertano Enrico Amico: “la chimica crea cibo debole. Ecco l’importanza del biodinamico”

28 Settembre 2024 - 14:43

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La biodinamica compie 100 anni. Un compleanno importante, che Demeter, l’associazione che certifica le aziende che scelgono questo metodo di coltivazione, ha deciso di festeggiare proprio fra i 700 espositori e i 180 Presidi Slow Food di Terra Madre, in un dibattito aperto dalla presidente di Slow Food, Barbara Nappini, e moderato dalla giornalista Anna Prandoni.

“Questa è la sede più idonea per celebrare il centenario – dice il presidente Demeter, l’imprenditore casertano Enrico Amico – Molti dei principi ispiratori del movimento mondiale di Slow Food sono gli stessi che noi ogni giorno portiamo avanti nelle nostre aziende, a partire dal modello di agricoltura basato sul rispetto del suolo, valore posto al centro da entrambi. Il fondatore Rudolf Steiner era un visionario, oggi nelle menti e nelle coscienze delle persone non è ancora chiaro quanto il suo sguardo fosse rivolto al futuro”.

Anche Nappini ha evidenziato il legame tra la filosofia biodinamica e la missione di Terra Madre: “Il nostro slogan, ‘We Are Nature’, riflette il profondo legame che ci unisce alla terra. La biodinamica aveva già intuito, 100 anni fa, che l’agricoltura è parte di un sistema complesso, dove ogni azione umana influisce su un equilibrio più ampio. Oggi, è evidente che sarà la natura a salvarci, se sapremo trattarla bene”.

La biodinamica nasce un secolo fa quando un gruppo di contadini in Germania chiede a Steiner indicazioni su un metodo alternativo di agricoltura. “Già all’epoca – continua Amico – molti avevano capito che il metodo di agricoltura, poi diventato industriale, basato sulla chimica aveva delle falle perché portava a una debolezza della qualità del cibo. A Steiner chiedevano che cosa dovevano fare per portare qualità. E noi biodinamici ancora oggi lavoriamo in questo solco”. Steiner, all’epoca, inizia a tenere conferenze da cui nasce il primo movimento agroecologico mondiale. “Poi negli anni Settanta, dalla biodinamica iniziano a dipanarsi altre branche, fra cui l’agricoltura biologica, nata in Inghilterra, quella conservativa, rigenerativa e così via – racconta Amico – Steiner diceva: sperimentate perché ogni agricoltore è diverso, la cornice è la stessa, ma i progetti sono differenti da azienda ad azienda”. Ed ecco che col tempo e con l’affermarsi del movimento, si sente l’esigenza di valorizzare gli sforzi attraverso un marchio: così nasce Demeter, oggi presente in 52 Paesi, compresa l’Italia, con sede a Parma.