Parla Raffaele Cutolo: “Potevo salvare Aldo Moro, ma mi fermarono”. Spunta un interrogatorio del boss
28 Aprile 2019 - 06:12

“Potevo salvare Moro, fui fermato“. Cosi’ il super boss della camorra, Raffaele Cutolo, in carcere da anni, in un verbale inedito di un interrogatorio del 2016. “Aiutai – spiega Cutolo – l’assessore Cirillo (rapito e successivamente rilasciato dalle Br, ndr), potevo fare lo stesso con lo statista. Ma i politici mi dissero di non intromettermi“.
Nel ’78 Cutolo era latitante e si sarebbe fatto avanti per cercare, sostiene lui, di salvare Moro. “Per Ciro Cirillo si mossero tutti, per Aldo Moro nessuno, per lui i politici mi dissero di fermarmi, che a loro Moro non interessava“. Le dichiarazioni di Cutolo risalgono al 25 ottobre del 2016, come risposte alle domande del pm Ida Teresi e del capo della Dda, Giuseppe Borrelli.
“Avevamo dei documenti da usare contro i politici per i fatti della trattativa: alcuni li aveva Enzo Casillo
“Le Br non potevano che accettare, eravamo piu’ forti, sia dentro che fuori le carceri“. Secondo Cutolo, la Procura di Napoli non ando’ a fondo nell’indagine sulla trattativa per la liberazione a parte il magistrato Carlo Alemi, “unico deciso ad andare fino in fondo“.