Presunto pestaggio contro i detenuti nel carcere di S.MARIA C.V. C’è la prima denuncia di un recluso di Parete. La Procura ha aperto l’indagine

18 Aprile 2020 - 15:42

SANTA MARIA CAPUA VETERE/PARETE  (Tina Palomba)“E’ stato visitato e interrogato mercoledì scorso il mio cliente, dopo la presentazione della querela in Procura per le lesioni subite il giorno dopo la protesta della Domenica delle Palme nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ”.

Parla l’avvocato Carmine D’Onofrio, difensore del detenuto, originario di Parete (recluso per una esecuzione di pena, divenuta definitiva, per il reato di furto), che ha asserito nel corso di un colloquio telefonico con i familiari “di essere stato picchiato dagli agenti della penitenziaria e di essere stato colpito in varie parti del corpo”.

Dopo questo episodio narrato dal loro congiunto, è scattata la denuncia da parte dei familiari. Il recluso, che a suo dire non avrebbe partecipato alla protesta della Domenica delle Palme – inscenata per la questione del coronavirus e del grande livello di rischio a cui i detenuti sostenevano di essere sottoposti – è stato interrogato dai Carabinieri mercoledì scorso e visitato da un medico legale esterno.

Si tratta delle prime fasi dell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che, a seguito della denuncia, al momento presentata contro ignoti, per “maltrattamenti e abuso di autorità”, ha formalmente aperto un fascicolo. Del caso si sta occupando il Pm dott.ssa Maria Alessandra Pinto.

“Abbiamo massima fiducia nella giustizia. Non vi è dubbio che i detenuti debbano rispettare le regole del carcere, ma se vi è stato un abuso o un eccesso è giusto che ne vengano identificati i responsabili perché i reclusi sono soggetti giudicati non giustiziati” conclude l’avvocato D’Onofrio.

Sul caso è intervenuto in più occasioni il garante dei detenuti Pietro Ioia, nominato a suo tempo dal sindaco Luigi De Magistris, nei carceri napoletani di Poggioreale e Secondigliano, il quale dopo che per giorni erano circolate voci su presunti pestaggi, ha pubblicato nella sua pagina Facebook, un post accompagnato da una foto che ritrae la schiena di un detenuto seriamente ferita (CLICCA QUI). Lo stesso, intervistato da Radio Radicale, sempre in prima linea nella difesa dei diritti dell’uomo e dunque anche quelli dei detenuti (“Nessuno tocchi Caino”), ha rincarato la dose, formulando accuse più dettagliate nei confronti del personale del carcere di Santa Maria Capua Vetere.