Processo agli Imperadore di Termotetti. Salta la testimonianza di Antonio Scialdone. E’ impegnato da candidato sindaco
21 Maggio 2018 - 15:51
CASERTA – Non e’ riuscito a testimoniare stamane in aula il grande accusatore Antonio Scialdone di Vitulazio imprenditore nel settore dei rifiuti che, da imputato di reato connesso, doveva rendere dichiarazioni nei confronti di Ex Sindaci e funzionari di diversi Comuni di Terra di Lavoro tra cui quello di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello e quello di Alvignano l’ex presidente della Provincia di Caserta Angelo Di Costanzo.
La prima sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal Dott. Donatiello ha rinviato inaspettatamente il procedimento al 29 ottobre, giorno in cui dovranno essere sentiti i periti fonici che hanno proceduto alle trascrizioni delle telefonate registrate ed i consulenti delle difese e per quella data ha previsto anche l’interrogatorio fiume dell’ imputato di reato connesso Antonio Scialdone che dovra’ essere sentito con l’assistenza di un difensore di fiducia per delle cause connesse a queste in cui e’ imputato.
Vincenzo Cappiello ( difeso all’avv. Giuseppe Stellato ) e Angelo Di Costanzo ( difeso dall’avv. Raffaele Crisileo ) furono arrestati nel settembre 2016, mentre ricoprivano rispettivamente il ruolo istituzionale di sindaco, il primo, di Piedimonte Matese e, il secondo, di Alvignano e anche quello di presidente della Provincia, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – Pubblici Ministeri Alessandro Di Vico e Giorgia De Ponte – inchiesta denominata «Assopigliatutto», che portò alla luce, in alcuni comuni del Casertano, l’esistenza di un vasto e corposo giro di appalti pubblici truccati in cambio di tangenti e mazzette nel settore della raccolta dei rifiuti; appalti che, come nel caso di Alvignano, comune retto da Angelo Di Costanzo, finivano sempre all’azienda operante nel settore ambientale Termotetti grazie a bandi cuciti ad hoc.
Anche il titolare della Termotetti Imperadore e’ sotto processo cosi come altri funzionari dei Comuni interessato tra cui Gaetano Rauso, dirigente del Comune di Casagiove, difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia.
Al centro delle contestazioni delle ipotesi delittuose di corruzione e di turbativa di gara vi sarebbero i presunti favori concessi dai politici di Terra di Lavoro e dagli amministratori comunali dell’Alto Casertano alla società “Termotetti”.
Per i pubblici ministeri che hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio, i bandi di gara venivano confezionati su misura per scoraggiare eventuali concorrenti della citata “Termotetti”, colosso del settore ambiente.
Con una clausola specifica l’azienda doveva realizzare anche l’isola ecologica nei comuni in cui si accaparrava il servizio; la societa’ Termotetti, provenendo dal settore edile, poteva permettersi la realizzazione dell’opera a costi vantaggiosi e così la spuntava sugli altri concorrenti. Nel processo e’ coinvolto anche il Comandante dei Vigili Urbani di Alvignano Vincenzo Franco difeso dagli avvocati Vittorio Giaquinto e Luca Tornatora.