PROCESSO AL CLAN. Raffaele Ligato al figlio: “Fatti rispettare e gira con la pistola per fare paura”

1 Novembre 2019 - 18:15

PIGNATARO MAGGIORE/CAPUA (t.p.) – Nuova udienza questa mattina al tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico del gruppo camorristico di Pignataro Maggiore che faceva capo al boss ergastolano Raffaele Ligato. Sono stati ascoltati alcuni ufficiali dei carabinieri che hanno effettuato le indagini sopportate da intercettazioni ambientali e telefoniche. Il padre Raffaele Ligato nel corso di una intercettazione nel carcere, mentre faceva un colloquio, incitava il figlio  Raffaele Antonio ad  incutere terrore nel paese girando armato con la pistola per farsi rispettare. E’ quello che ha detto uno dei militari quando è stato ascoltato dal giudice.  Nella prossima udienza dovrà essere ascoltato il loro braccio destro, divenuto collaboratore di giustizia, Davide Ianuario. Nel collegio difensivo gli avvocati: Paolo Di Furia, Luigi Iannettone, Massimiliano Letizia.