PRONTO SOCCORSO CASERTA. Infermiere pestato e spedito in prognosi riservata da due fratelli, aggredito anche medico consigliere comunale

14 Marzo 2024 - 13:58

La mole di lavoro della gup ha provocato il rinvio dell’udienza – presumibilmente – finale

CASERTA – Troppe udienze, troppe cause da seguire per la giudice Ricchezza, che è stata costretta a rinviare al prossimo autunno il processo nei confronti dei fratelli C., di Caserta, di cui un soggetto già noto alle forze dell’ordine per presidenti di violenza, sotto processo in rito abbreviato per avere aggredito un infermiere, difeso dall’avvocato Rosa Piscitelli, oggi in aula sostituita dal legale Gennaro Masiello, e un medico dell’ospedale di Caserta.

Udienza rinviata ad ottobre, quindi, nulla di fatto questa mattina quando si attendeva la sentenza nei confronti dei due germani, difesi dall’avvocato Iovino.

LA STORIA

Nell’agosto del 2020, i fratelli si recarono presso il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta dopo che uno dei due era rimasto ferito in un incidente stradale. Mentre si trovavano in sala d’attesa, decisero di prendersela con un medico, ora in pensione, ovvero l’attuale consigliere comunale Domenico Natale, supportato legalmente dall’avvocato Soriano, e un infermiere, che in quel momento era di passaggio, poiché destinati alle cure di un paziente positivo al covid e che stavano attraversando l’area di aspetto.

Fino a quel momento, però, solo qualche urla e delle ingiurie, qualcosa di deprecabile, ma che restava nel novero di comportamenti non violenti.

Mentre il dottore riusciva a rientrare nell’area chiusa del triage, l’infermiere veniva fermato dai due fratelli e provava a calmarli.

Dopo un’iniziale riappacificazione, però, l’operatore dell’ospedale del capoluogo veniva aggredito con forza dal fratello dell’uomo ferito, venendo colpito a pugni schiaffi. Ma non solo. Anche l’altro germano, fino a quel momento seduto dolorante su una sedia a rotelle, scattava in piedi e partecipava al pestaggio dell’infermiere.

Una violenza che ha provocato il ricovero dell’infermiere e una prognosi riservata di cinque giorni per il dipendente sanitario, difeso dall’avvocato Rosa Piscitelli. Gravi danni all’udito per l’uomo, un abbassamento delle funzionalità dell’organo uditivo attestato anche dal consulente nominato dalla procura, il dottor Omero Pinto, che ha confermato nella sua perizia la correlazione tra l’aggressione subita e le conseguenze sulla salute dell’uomo.