Proprietà benefiche della canapa casertana

28 Agosto 2019 - 06:08

La coltivazione della canapa è profondamente legata alla storia economica e sociale del territorio casertano. La più antica testimonianza delle attività della coltivazione di canapa industriale nei pressi di Caserta fu filmata dall’Istituto Luce nel 1935 e ci restituisce l’immagine di un comparto economico fiorente, perfettamente integrato nel settore agricolo – industriale del tempo.

Dopo essere stata gradualmente messa da parte a partire dal secondo dopoguerra in poi,  oggi la coltivazione della canapa per uso industriale sta conoscendo una profonda riscoperta da parte di agricoltori, investitori e soprattutto ambientalisti.

La canapa coltivata per uso industriale, cioè la canapa sativa, è in grado di apportare enormi benefici ai terreni sui quali viene coltivata.

Le piante di canapa sativa, infatti, sono in grado di assorbire dal terreno le sostanze inquinanti pericolosissime per l’uomo, come zinco e mercurio. In realtà sono molte le specie vegetali che assorbono dal terreno queste sostanze inquinanti, ma gran parte di esse vengono coltivate esclusivamente a uso alimentare e, pertanto, veicolano il passaggio delle sostanze inquinanti dal terreno all’organismo umano.

Per questo motivo i cosiddetti terreni ammalorati, cioè quei terreni dove sono stati riscontrati tassi pericolosi di metalli pesanti e altre sostanze nocive per l’uomo, non possono essere coltivati con piante commestibili. E purtroppo le cronache, soprattutto a seguito della grande risonanza del libro “Gomorra” di Roberto Saviano,

continuano a dare testimonianza della piaga ambientale che colpisce soprattutto la Campania.

La canapa sativa per uso industriale viene utilizzata in un gran numero di settori produttivi: tessile, plastico, energetico, aerospaziale, zootecnico e agricolo sono soltanto alcuni di essi e la lista è ancora lunga.

Coltivare canapa sativa in maniera massiccia, come si faceva un tempo nei territori del casertano è quindi una soluzione ideale e perfettamente percorribile per la bonifica naturale di terreni attualmente inutilizzabili a causa del profondo inquinamento del suolo. A questo è necessario aggiungere che – in un momento storico in cui l’emergenza climatica è ai suoi livelli massimi – le piante di canapa sativa in crescita sono in grado di assorbire dall’atmosfera quantità di anidride carbonica pari a quattro volte quella assorbita dagli alberi.

Purtroppo la coltivazione della canapa a scopo industriale oggi viene in qualche modo trascurata o ostacolata a causa dell’ancora forte pregiudizio sulla produzione e sul consumo di cannabis. Sono ancora molti a credere, infatti, che la canapa sia inevitabilmente legata al consumo di droga e che sia una piaga sociale da estirpare necessariamente.

In conformità allo stop alla vendita di alcuni prodotti derivati dalla canapa, giunto dalla Cassazione al principio di quest’estate, nella provincia di Caserta le autorità hanno proceduto negli ultimi mesi al sequestro di vari tipi di merce.

Questo passo indietro della Cassazione, dovuto a motivazioni di tipo principalmente tecnico, ha ampliato l’inquietudine per il crescente consumo di droga nel territorio casertano, dove si ripetono con una certa costanza episodi come quello del sequestro di un vero e proprio spaccio portatile di droga e dell’arresto del ventiduenne che aveva provato inutilmente a disfarsi dello zaino in cui stava trasportando significative quantità di sostanze stupefacenti di vari tipi, chiaramente destinate alla vendita.

Superare i pregiudizi in merito alla coltivazione della canapa sativa, per reinserire la sua produzione in maniera massiccia nel tessuto economico del casertano sarà necessario. Da ogni punto di vista la canapa per uso industriale è una risorsa preziosissima per la bonifica naturale del suolo, per la diminuzione dei livelli di anidride carbonica nell’aria e per sostenere un’economia che è uscita stremata dalla recente decimazione del suo settore agricolo.

Per coordinare e gestire nel miglior modo possibile la coltivazione di questa specie, è nata nel casertano l’associazione senza scopo di lucro Canapa Sativa Caserta, che si pone, tra gli altri, proprio l’obiettivo di sostenere la lotta all’inquinamento e favorire la riqualificazione dei territori contaminati.