PROVINCIA come Cinecittà. Gaetano di Monaco (con l’ausilio di Salvatore Mastroianni) vice presidente, marionetta secondo i fratelli Lello e Marcello De Rosa. Perché è verità per il 50% e verosimiglianza per il 100%
15 Novembre 2024 - 14:04
Eh già, perché bisogna conoscere la storia più o meno recente della politica di questa provincia per ragionare su queste cose. Non si tratta solo dell’appoggio che il Magliocca ha dato al Di Monaco alle elezioni per il consiglio provinciale dell’anno scorso. Più di Di Monaco va posta attenzione sulla figura di Salvatore Mastroianni, assunto a tempo indeterminato nei concorsi barzelletta di Zannini e Magliocca e che è un politico a tuttòtondo di questi territori, con una carica, con un passato non certo trascorso in seconda linea e con l’elezione di un fratello al consiglio provinciale quando ancora si votava a suffragio universale, In calce all’articolo il post, molto significativo, di ieri sera, a cura di Raffaele Lello De Rosa e l’altro fresco fresco di stamattina del fratello Marcello in versione compleanno con vista sull’arena dei gladiatori
CASAPESENNA – (g.g.) Quello che avevamo da dire e da commentare sulla reazione vemente, quasi furiosa dei fratelli De Rosa alla decisione, assunta da l’ormai ex Presidente della Provincia Giorgio Magliocca nelle ultime ore dell’esercizio del proprio mandato, l’abbiamo scritto, come si suol dire, tra il serio e il faceto (CLIKKA E LEGGI)
Dal punto di vista strettamente cronistico al di la dell’urlo di battaglia, lanciato stamattina in un ulteriore post – Facebook da Marcello De Rosa che evidentemente deve avere a disposizione un ufficio in provincia anche da semplice consigliere, con tanto di foto artistica in diagonale, facies ridens in occasione del suo 46esimo compleanno la nostra attenzione, com’è successo del resto ieri sera (CLIKKA E LEGGI) con il primo post di Marcello De Rosa, si è appuntata su un passaggio dello sfogo, sempre affidato a Facebook (il buon Zuckerberg dovrebbe assumerli a tempo pieno), di Raffaele De Rosa per gli amici Lello già vice sindaco di Casapesenna e oggi dirigente, vabbè facciamo funzionario, al Comune di Caserta. Raffaele De Rosa, uno che della politica casertana ha competenze indubbie, ha ribadito e rafforzato ciò che il fratello Marcello ha scritto a botta calda sulla nomina di Gaetano Di Monaco da Santa Maria Capua Vetere al suo posto
Il passaggio è il seguente: “(…) il tormento del presidente Magliocca in questi 20 giorni – scrive Lello De Rosa – era quello di fare fuori un presidente, tale Marcello, che non poteva essere “Marionettato a suo piacimento…”
Il resto del post unitamente a quello mattutino del fratello Marcello lo potete leggere in calce a quest’articolo. Il fatto politico, se così lo possiamo definire, è la reiterazione da parte dei De Rosa brothers del concetto di vice presidente-marionetta, di vice presidente- fantoccio, carica affibbiata a Gaetano Di Monaco.
Uno, ora, potrebbe facilmente obiettare: vabbè, a questi due ora je rode e per questo sputano veleno. In effetti, solo in parte è così, perché esistono circostanze oggettive e obiettive che fanno ritenere non del tutto campate in aria le accuse dei De Rosa. Come dimostrano, infatti, alcune foto, risalenti all’ultima campagna elettorale, svoltasi poco meno di 1 anno fa, per il rinnovo del consiglio provinciale, del solo del consiglio provinciale, perché in questo caravanserraglio di norme, dalla legge Delrio in poi, anche questo mostro ci hanno fatto vedere ossia l’elezione sfalsata, una sorta di caricatura di quelle di Midterm Elections alla maniera americana, Giorgio Magliocca libero dall’impegno della sua campagna elettorale dopo che un ordinamento schizofrenico ha stabilito che al carica di presidente della provincia si rinnova ogni 4 anni, mentre il consiglio provinciale viene eletto ogni due anni, molto si è dedicato alle sorti elettorali di Gaetano Di Monaco, scortato da Salvatore Mastroianni, un fedelissimo di Magliocca e che, per motivi ormai ignoti continua a detenere la carica di coordinatore provinciale della Lega.
La fotografia che abbiamo pubblicato ieri sera la scovammo 1 anno fa proprio allo scopo di evidenziare l’impronta comica di un Mastroianni che, da un lato appoggiava Gaetano di Monaco, sostenuto anche da Magliocca, stra-legatissimo allo stesso Mastroianni, dall’altro lato, nel momento in cui appoggiava liste elettorali messe insieme da Giovanni Zannini, uomo di fiducia, e che fiducia, del governatore di centro sinistra, Vincenzo de Luca, continuava, come del resto continua ancora come se niente fosse a ricoprire la carica di guida politica provinciale della Lega
Ma al di la di questo, Di Monaco e Salvatore Mastroianni sono stati e sono un tutt’uno Giorgio Magliocca anche perché è stato il presidente della provincia a risolvere l’annoso problema della collocazione professionale del Salvatore Mastroianni, assunto a tempo indeterminato alla provincia nella celeberrima infornata, costellata come noi abbiamo dimostrato di decine e decine di atti illegittimi e anche illegali, costituita dai concorsi che forse hanno illuso Magliocca e Zannini di poter ricevere delle coperture istituzionali grazie all’assunzione generosa di qualche figlio o di qualche figlia di rappresentanti della magistratura.
Insomma, da stamattina e su questo i De Rosa non sbagliano, qualora Giorgio Magliocca volesse conoscere magari utilizzando il metodo dell’incontro riservato, come vanno le cose alla provincia, non avrebbe alcuna difficoltà, proprio alla luce dei rapporti che lo legano a Gaetano Di Monaco e soprattutto a Salvatore Mastroianni, uno esperto di fatti politico amministrativi, avendo ricoperto più volte la carica di consigliere comunale a Santa Maria Capua Vetere e avendo contribuito in maniera decisiva, se non andiamo errati negli anni 2000 o 2005 alla elezione di suo fratello alla carica di consigliere provinciale nella lista di Alleanza Nazionale nel collegio di Santa Maria Capua Vetere
Ecco, dunque, la porzione di verità che diventa il 100% di verosimiglianza, impressa negli scritti di “Lello e Marcello, i furiosi”