PROVINCIA E APPALTI. Palmieri concede 16 mila euro per “muovere materiale nel cantiere”. E così il ribasso della società di VILLA DI BRIANO scompare

4 Marzo 2024 - 19:44

La motivazione è descritta in maniera abbastanza scarna dal direttore dei lavori Emiliano Mazzarella

VILLA DI BRIANO – Pensiamo di poter definire particolare la determina pubblicata il primo marzo dall’amministrazione provinciale di Caserta e firmata dal dirigente del servizio Viabilità e Trasporti Gerardo Palmieri. L’atto riguarda i lavori sulla strada che tocca Ailano, Raviscanina e la frazione Sant’Angelo di Piedimonte Matese, la strada provinciale 149.

Dopo che il 29 settembre scorso la provincia di Caserta contatta quale operatore economico prescelto dall’albo di fiducia la società IMI Costruzioni del quarantacinquenne Giovanni Sagliano, di Villa di Briano, l’imprenditore presenta un ribasso del 17% su lavori da un valore di 108 mila euro di partenza.

La Provincia accetta ed il contratto viene firmato su una somma complessiva, tra lavori, oneri di sicurezza e incidenza nella manodopera, questi ultimi due fattori non soggetti al ribasso, di 114 mila e 516 euro.

Il contratto viene firmato il 18 gennaio e a un solo mese di distanza si scopre che questi lavori hanno bisogno di una maggiore spesa, quindi, c’è bisogno di una cosiddetta perizia di variante.

Ed è particolare notare che poche settimane dopo aver ricevuto una appalto firmato per un valore da 114 mila euro complessivi il 18 gennaio, con un ribasso in termini economici pari 21.000 euro, il 26 febbraio il direttore dei lavori Emiliano Mazzarella firma un documento sottoscritto dalla stessa IMI Costruzioni e, quindi, da Giovanni Sagliano, che è necessaria un’ulteriore spesa di 16 mila euro.

Ora, noi non conosciamo in maniera dettagliata le motivazioni che hanno portato a questo aumento di spesa perché l’amministrazione provinciale di Caserta non segnala in maniera esaustiva le cause. Dobbiamo fidarci di quanto è attestato dal direttore dei lavori Emiliano Mazzarella che nel documento del computo della variante scrive che esiste un aumento dei costi legati alle “Movimentazioni nell’area di cantiere dei materiali provenienti da demolizioni e rimozioni“. sicuramente siamo degli ignoranti in materia rispetto a Gerardo Palmieri, al signor Giovanni Sagliano e a perito Emiliano Mazzarella, ma ci sorprende che una perizia di variante venga messa in piedi a poche settimane dall’inizio del cantiere e solo per muovere del materiale nel cantiere stesso.

Certo è che siamo degli ignoranti in materia rispetto a un dirigente come Gerardo Palmieri, al signor Giovanni Sagliano e a perito Emiliano Mazzarella, ma ci sorprende che una perizia di variante venga messa in piedi a poche settimane dall’inizio del cantiere e solo per muovere del materiale nel cantiere stesso.

Sarebbe stato meglio, sempre per rispondere a quell’obiettivo di trasparenza (sic!), che l’amministrazione provinciale di Caserta specificasse meglio l’utilizzo di questi 16.000 euro di lavori suppletivi.

Sarebbe stato meglio che l’ente guidato da Giorgio Magliocca specificasse in maniera più chiara la variante anche perché questo modo il ribasso presentato dalla società di Sagliano diventa praticamente minimo, di soli 5 mila euro su 108 mila di partenza.

Certo, la perizia è legata proprio all’aumento dei costi sanciti da Mazzarella e Palmieri, ma non possiamo non ricordare che storicamente questa è stata la metodologia con cui i ribassi sono stati artatamente cancellati.

Non ci permettiamo di dire che sia successo questo, ma esiste una casistica illegale del genere.

E quando si decide di percorrere questa strada, anche giustamente, a nostro avviso (perché non sia gravoso un aumento dei prezzi solo sull’imprenditore), è necessaria la massima trasparenza rispetto alla procedura di variante dei prezzi perché, sfortunatamente, in questa terra è esistito un utilizzo criminale di tale operazione.

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