Quando un fidanzamento ti cambia la…tasca. Loredana Di Vico di S.MARIA C.V., imputata quasi 30 volte per gare truccate per amore del suo Vincenzo

16 Febbraio 2019 - 13:08

CASERTA(g.g.) E’ sicuramente il perno centrale di tutta l’indagine, realizzata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli sulle presunte ruberie, sulle corruzioni e sulle gare truccate all’asl Napoli 1. Si tratta dell’inchiesta che ha condotto i magistrati ad incrociare il famoso episodio degli apparecchi per la laparoscopia, pagati dall’ospedale civile di Caserta il 330% in più rispetto al prezzo reale e per il quale sono imputati, tra gli altri, anche l’ex direttore amministrativo Domenico Mimmo Ovaiolo e l’ex dirigente Nicola Tufarelli.

Ma diciamo che a Caserta ci si è arrivati seguendo le tracce dei fratelli Dell’Accio, titolari della Vicamed, cioè l’azienda utilizzata nella vicenda di Caserta.

Ma la galassia imprenditoriale dei Dell’Accio è ampia e composita. E questo si capisce leggendo il resto del documento di richiesta di rinvio a giudizio presentato al gip, dalla Procura di Napoli e in ognuna di queste operazioni in cui veniva turbata la libertà degli incanti, è coinvolta Loredana Di Vico, di cui ci occupiamo ancora una volta in quanto originaria di Santa Maria Capua Vetere, benchè residente a Napoli e legata sentimentalmente, manco a dirlo, a Vincenzo Dell’Accio, uno dei due germani che avrebbero “oliato” a destra e a manca.

Pensate un pò che sui 30 capi di imputazione provvisori, la Di Vico c’è quasi sempre e questo perchè ricopriva l’importantissimo e delicatissimo ruolo di dirigente del Provveditorato, formalmente dirigente della dell’Asl Napoli 1 Centro UOC Acquisizione beni e servizi. In pratica per capirci, l’omologa di quella che è stata la Costantini per tanti anni all’ospedale di Caserta. Si occupava dell’istruzione delle procedure per la fornitura di beni e servizi.

I primi tre casi che saltano agli occhi riguardano la fornitura di un broncoscopio a marchio Olympus, una colonna endoscopica sempre a marchio Olympus e due sistemi di videoendoscopia, sempre della Olympus. Ci sono una serie di passaggi che riguardando cose napoletane, esulano dalla nostra trattazione, legata al perimetro della provincia di Caserta, ma a leggeere il documento giudiziario è veramente impressionante, verificare il vagone di quattrini, le decine e decine di milioni di euro gestiti da una sola persona, cioè la Di Vico con la quale, “opportunamente” il razionale Vincenzo Dell’Accio si era fidanzato.

QUI SOTTO ALCUNI STRALCI DEI CAPI DI IMPUTAZIONE