Raffaele Ambrosca definisce la Natale “donna in nero” e prezzolata. Calma, il tema è: i rapporti tra politica e camorra
2 Giugno 2018 - 11:21
TRENTOLA DUCENTA (G.G.) – Marilena Natale è una collega giornalista. E che sia una giornalista è fuor di dubbio perchè, badate bene, l’ultimo dei requisiti per esserlo, per di più tutt’altro che indispensabili, è l’iscrizione all’ordine.
Affermiamo questa cosa perchè ancora una volta l’ex sindaco di Cancello e Arnone Raffaele Ambrosca, non rendendosi conto che la legitimazione la Natale se l’è conquistata sul campo, minacciata dalla criminalità organizzata al punto che il Ministero degli Interni le ha assegnato una scorta armata, ha ripreso questo tema della non iscrizione all’albo, come se le ultime interviste, rilasciate dalla Natale al quotidiano francese Le Monde e a RaiNews (in calce il link per guardare il video) non fossero frutto di una sua densa attività giornalistica.
Detto questo, Ambrosca va all’attacco della Natale, definendola la “donna in nero” e affermando che lei è pagata dal suo avversario. In effetti è così: già 5 anni fa Pasqualino Emerito la volle per la sua comunicazione. Oggi ha fatto lo stesso quello che, di Emerito, è il successore designato.
Di quella scelta di un lustro fa, la Natale mi parlò. Io le feci una domanda: ma se ai tempi in cui si candidava a sindaco, Raffaele Ambrosca ti avesse offerto 5mila euro per seguire la sua campagna elettorale, tu avresti accettato?
Lei rispose: No, non avrei accettato perchè la rabbia che ho dentro rispetto agli atteggiamenti che la politica ha avuto nei confronti della camorra in questo territorio è molto più forte della pur legittima volontà di guadagnare il giusto con il proprio lavoro.
In effetti la Natale, di proposte più o meno indecenti, dai politici casertani, ne ha ricevute finanche più del sottoscritto, declinando sempre l’invito in nome della tutela della propria dignità e coerenza professionale.
Adesso Ambrosca obietta che la Natale, responsabile della comunicazione del suo competitor, lancerebbe strali dalla sua pagina Facebook, utilizzando la propria faccia e la propria reputazione per attaccarlo, pagata dalla lista ispirata da Emerito.
Ma che cosa dice in effetti la Natale? Afferma di essere pronta a chiedere scusa ad Ambrosca a patto che questi usi parole dure e definitive ad personam nei confronti di alcuni esponenti della famiglia Ianuario. Indiscutibilmente camorristi e indiscutibilmente rappresentati da una propria congiunta alle ultime elezioni comunali.
Ambrosca, dunque, non dovrebbe concentrare la sua replica sul processo all’intenzione, ma dovrebbe rimanere saldamente ancorato al contenuto della questione. Se non lo fa, al di là di quelle che possono essere le valutazioni etico-professionali, lui usa la Natale e la sua scelta conosciuta, non certo tenuta segreta, di collaborare con lo staff dell’avversario di Ambrosca, per deviare il discorso, sviarlo, non affrontando il tema dei temi, quello che dovrebbe veramente impegnare tutti i partecipanti a questa campagna elettorale: cosa è stato e cosa ha prodotto il malsano rapporto di interdipendenza tra politica e camorra?