Ragazzi 20enni alla guida dello spaccio tra spari e vendette. Anche minorenni tra i pusher

7 Ottobre 2024 - 16:01

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ne aveva parlato venerdì il neo capitano della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Del Latte, ovvero della presenza di ragazzi minorenni, seppur al momento non indagati, nel giro dello spaccio di droga, che venerdì mattina ha portato all’emissione di diverse misure cautelari: 3 in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora e 4 obblighi di presentazione alla P.G.

Spaccio di sostanze stupefacenti acquistata a Caivano e Casal di Principe e portata nella zona di Palazzo Noviello, a Santa Maria Capua Vetere.

Giovani ragazzi che non si univano in un gruppo – non è infatti contestato il reato di associazione – scoperti dalla procura sammaritana e dalla Sezione Operativa della Compagnia della città, tra i mesi di dicembre 2022 e maggio 2023.

Uno degli arrestati (i nomi sono in calce all’articolo), Luigi Martucci, secondo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Santa Maria, colui che avrebbe dato il via alla piazza di spaccio assieme a Cristian D’Ambrosio e Alessandro Viviani, avrebbe assoldato due ragazzi minorenni.

Martucci, in quel periodo agli arresti domiciliari, ha messo questi due ragazzi a vendere hashish, il fumo, che aveva ricevuto a casa da un suo venditore.

La droga veniva suddivisa dopo l’acquisto a casa di Salvatore Merola, che adesso vive fuori dalla Campania, obbligo imposto dal tribunale di Santa Maria, e che ha deciso di chiarire fatti e situazioni dello spaccio agli inquirenti

Le indagini hanno preso il via a seguito di alcuni episodi violenti; tra questi una rissa, nel marzo del 2022, nei pressi del Mc Donald di San Prisco, a cui seguì un’altra, nell’ottobre successivo, nella zona anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e l’incendio doloso di un bar, dato alle fiamme, probabilmente, a scopo estorsivo.

I NOMI E LE MISURE

In carcere sono finiti Cristian D’Ambrosio, Luigi Martucci ed Elsamahy Gossam Eldsouky Mohamed.

Arresti domiciliari per Alessandro Viviani, Antonio Merola, Antonio Pio Salemme, Vittorio Merola. A Salvatore Merola è stato obbligato il divieto di dimora fuori dalla Campania.

L’obbligo di firma, invece, è stato deciso per Gennaro Barbato, Antonio Roberto Belloni, Riccardo Di Mauro e Alessandro Pellegrino. Indagati a piede libero Rita Claudia Rosato, Massimiliano Barbato e Antonio Cardillo