REGGIA DI CASERTA Lampioni murali malconci a Palazzo Reale… mentre la direttrice pensa a San Valentino

17 Febbraio 2022 - 15:12

Nell’aprile del 2020 alcuni lampioni murali furono rimossi per essere restaurati e, da allora, non sono ancora tornati in sede

 

Il banner pubblicitario scelto dalla Reggia di Caserta per San Valentino

CASERTA (pm)  Mentre ancora ci interroghiamo sulle ragioni per le quali un eminente istituto culturale quale in primo luogo dovrebbe essere la Reggia di Caserta si metta a festeggiare apertamente San Valentino come fa qualsiasi locale pubblico, che, per le sue esigenze commerciali, imbonisce le coppie innamorate, a cui la ricorrenza è rivolta, con la cena, l’aperitivo o l’evento speciale che offre, ci arriva l’ennesima segnalazione sulle condizioni del monumento.

Prima di venire a questa, sia consentita un’ulteriore osservazione su questi fatti, che mescolando, se così si può dire, il sacro del monumento storico architettonico con il profano di una festa più o meno popolare che ha altri luoghi ed altri contesti per esprimersi, si immaginano senza conseguenze, senza effetti. Proprio il contrario. Alla lunga si finisce per credere che tutto sia normale, ammissibile e che in definitiva non ci sia niente di male ad invischiare il museo in tutto ciò che possa tradursi in pubblicità, anche se malintesa. Si appanna, cioè, un certo gusto estetico, della misura e dell’appropriatezza che fa rispettare per tali i capolavori d’arte e monumentali del Paese e che, impalpabile, si consolida solo nel tempo, attraverso la conoscenza e tramite una politica accorta delle autorità culturali.

Che queste insidie non siano solo della nostra immaginazione lo spiega bene, ad esempio, il successo del programma televisivo Il Castello delle Cerimonie, un docureality dedicato ai cosiddetti matrimoni “napoletani”, scomposti, pacchiani, chiassosi, che per molti rappresentano un ideale.

Esageriamo, riguardo alla Reggia? Dicano i lettori, se le cronache all’indomani dei festeggiamenti di San Valentino a Caserta hanno in pratica messo tranquillamente e senza nessun imbarazzo sullo stesso piano l’iniziativa della Reggia, a cui hanno solo riservato il primo posto dell’enumerazione, con quelle di ristoranti, pizzerie, pasticcerie e luoghi di ritrovo.

Ma torniamo alla segnalazione di cui dicevamo. Che lamentela ci arriva? Quella che dall’aprile 2020 in cui furono rimossi per il restauro, non sono ancora tornati al loro posto i lampioni murali del “cannocchiale” e che quelli lasciati in sede non se la passano bene.

In definitiva, niente di importante, se non fosse che parliamo del punto i cui c’è uno dei colpi d’occhio più belli del palazzo reale. Ma tra vicende sindacali, appalti milionari ed uffici sottorganico, crediamo che si dovrà attendere ancora.

ALCUNE FOTO: degli unici lampioni lasciati in sede, come si vede dalle foto, uno è malconcio e rotto, l’altro non se la passa meglio e l’altro ancora è quello che pende dalla volta, la condizione del quale non si riesce ad apprezzare.

E UN VIDEO…