REMINDER Lunedì prossimo 2 dicembre l’assemblea cittadina del Comitato Macrico Verde per opporsi al progetto della curia casertana che, fatto passare per culturale e di promozione sociale, finisce per costruire un nuovo e grosso agglomerato urbano in una città già tutta cementificata
30 Novembre 2024 - 18:00
Caserta (pm) – Ricordiamo ai lettori che lunedì prossimo 2 dicembre, alle ore 17, al circolo Nazionale di Piazza Dante si terrà l’assemblea cittadina indetta dal Comitato Macrico Verde per sostenere l’idea dell’area quale parco verde e pubblico di cui la città necessita. Qui l’articolo del primo annuncio.
Com’è noto, il comitato, la cui presidenza onoraria è significativamente tenuta dal vescovo emerito Raffaele Nogaro, in oltre venti anni di attività è riuscito ad opporsi ai tentativi di speculazione edilizia dell’area. Ora, la diocesi casertana, che ha la proprietà di essa, ha escogitato un progetto il quale, anziché la realizzazione di edifici abitativi che sarebbero stati non accetti in una città ipercementificata, punta a costruire strutture ricreative, sociali, di intrattenimento e culturali perché avvertite con minore intolleranza dalla pubblica opinione in ragione dei loro scopi pseudopubblici, ma perfettamente identiche sotto il profilo del grosso, enorme impatto ambientale, quello proprio di una e vera e propria nuova cittadella.
D’altro canto, basta guardare alla planimetria delle opere progettate per vedere quante costruzioni grandi e meno grandi verrebbero realizzate.
La curia, ben consapevole di tutto ciò, ha fin dal primo momento accompagnato il suo piano con una campagna propagandistica e retorica coinvolgendo le stesse strutture religiose ai fini di un consenso guidato. L’ultima iniziativa è di ieri. L’ex ministro Massimo Bray è stato portato dagli esponenti diocesani a visitare l’area dell’ex-Macrico. E dopo che gli è stato illustrato il masterplan si è detto convinto che il futuro Campo Laudato Si’ sarà promotore di cultura. Chissà se Bray ha funto più o meno consapevolmente da testimonial della chiesa casertana. Certo che dalle sue dichiarazioni non pare sapesse che a Caserta c’è chi si oppone a tutto ciò e che ambisce ad un’area di natura libera ed incontaminata, come la foresta urbana di Lecce, la sua città. Ma certamente sa che progetti dal valore di 180 milioni di euro come questo sono capaci di creare un enorme consenso artificioso nei molti che vi vedono occasione di arricchimento e di rendite.
In conclusione, invitiamo ancora una volta chi può a non mancare all’assemblea di lunedì. La sua presenza può fare la differenza.