RIPESCAGGIO CASERTANA. Ecco la sentenza che ha riportato i falchetti in Serie C. Cosa hanno scritto i giudici sul caso-Reggina

31 Agosto 2023 - 13:42

CASERTA – Da ieri, mercoledì, la Casertana è tornata nel calcio professionistico. La buona novella è giunta dal Roma, da Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato.

Caserta ha potuto esultare – mors tua, vita mea – a seguito del rigetto del ricorso della Reggina Calcio che, come i falchetti due anni fa, dovrà ripartire dai dilettanti. Il posto libero in Serie B dei calabresi è stato coperto dal Brescia che, contestualmente, ha lasciato una posizione in terza serie ad appannaggio della Casertana, prima nella classifica dei ripescaggi.

Oggi possiamo farvi leggere, quindi, il documento della gioia, la sentenza del Consiglio di Stato che ha portato il calcio casertano di nuovo nel mondo professionistico.

Leggendo il dispositivo si capisce che, secondo i giudici, il ricorso della Reggina è del tutto generico.

Censure – si legge nel testo integrale in calce all’articolo – che mirano in sostanza a ottenere una sorta di esonero dalle procedure e dagli adempimenti ordinariamente previsti per l’iscrizione al campionato di calcio, in violazione della nota autonomia dell’ordinamento sportivo e della esigenza di salvaguardia del superiore principio di par condicio dei partecipanti ai campionati“.

La questione fondamentale della vicenda ruotava tutto intorno al termine di pagamento dei debiti tributari e previdenziali. “Ebbene,

la sentenza del TAR – scrive il CdS – resiste alle critiche di parte appellante”. In sostanza, “consentire una deroga del termine perentorio avrebbe comportato una vistosa e inaccettabile violazione della par condicio e delle regole di corretta concorrenza, che esigono da parte di tutte, con le stesse modalità, il corretto assolvimento dei debiti fiscali e previdenziali“. 

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