S.MARIA C.V. Noto medico minaccia il suo inquilino moroso di Palazzo Gallozzi davanti a un magistrato della DDA. Parapiglia, leggete cos’è successo

7 Marzo 2024 - 13:38

SANTA MARIA CAPUA VETERE – È arrivata in tribunale la disputa tra un giovane medico di S.Maria C.V. e il suo inquilino, titolare del noto ristorante di Palazzo Gallozzi “Rudy e l’avvocato”.

Più che un nome, un presagio. Come si suol dire, il simpatico titolare Rodolfo Funiciello, si è portato in avanti con il lavoro, unendosi già nel marchio del suo ristorante ad un avvocato.

Battute a parte, oggi Rudy Funiciello è parte offesa nel processo, apertosi presso il giudice di Pace di S.Maria C.V. Iolanda Mondo, che vede il medico Andrea Merola imputato del reato di minacce ai sensi dell’articolo 612 del Codice Penale.

Figlio di un noto ortopedico della città e, come detto, a sua volta medico, Andrea Merola deve avere un carattere che dà un po’ sul nervosetto.

Accusa Rodolfo Funiciello, suo inquilino, di morosità cronica e non gliele manda certo a dire. Funiciello non nega di non aver pagato diversi canoni di affitto, ma associa questo problema alla questione Covid e agli incassi pari a zero che per un anno circa colpirono e danneggiarono l’economia di mezzo mondo.

L’episodio in questione, quello che ha indotto Funiciello a presentar querela nei confronti del proprietario di casa, che poi è proprietario dell’intero immobile, ben noto ai sammaritani come Palazzo Gallozzi, si è verificato nel settembre 2021, allorquando, stando al racconto messo nero su bianco dal buon Rudy, Andrea Merola andò in escandescenza durante una serata a ristorante aperto e al cospetto di diversi clienti sbigottiti, tra i quali c’era anche un magistrato della Dda, un sammaritano che opera presso l’Ufficio Distrettuale Antimafia di un’altra regione.

Figuratevi la scena: Andrea Merola che urla con la testa tra le sbarre della porta d’ingresso, la scorta del magistrato che giustamente fa il suo mestiere e interviene, temendo per l’incolumità della persona oggetto della loro protezione e che conseguentemente intende ammanettare il Merola. Questi che continua a proferire parole irripetibili a Funiciello, del tipo “Ti faccio chiudere il ristorante! Te ne devi andare!”.

I clienti un po’ spaventati e un po’ divertiti che comunque decidono di pagare frettolosamente il conto e allontanarsi.

I Carabinieri che giungono sul posto a loro volta. Insomma, un gran casino.

Il padre, ortopedico, che cerca piuttosto inutilmente di calmare suo figlio e di portarselo via, inducendolo a più miti ragioni e questi che, imperterrito, sale nell’auto parcheggiata prima del cancello e sgasa a ripetizione per creare frastuono e disturbo al suo inquilino moroso.

Insomma, un fatto serio e allo stesso tempo semi-serio.

Nella sua querela, Funiciello, che ha chiamato come testimone uno dei clienti presenti, ha anche raccontato di esser stato abbordato più volte in strada da Merola che, a bordo della propria auto, lo avrebbe minacciato con parole simili a quelle usate nella serata del settembre 2021.

Ora la palla passa al magistrato, che valuterà le ragioni di Andrea Merola, il quale non avrebbe negato di aver perso la pazienza quella sera, ma ribadito che ciò è avvenuto a causa della prolungata morosità del Funiciello.