S.MARIA C.V. Raffaele Pezzella continua a dettare legge, nonostante gli amministratori giudiziari. Dopo i 10 MILIONI della “solita” Provincia, affidamento al Palazzo Angiulli

8 Aprile 2024 - 16:03

In passato ci occupammo della Marrel, guidata da Davide Fumante in qualità di amministratore giudiziario. Il nodo della questione riguarda i sequestri con nomina di amministratori giudiziari che blocca la procedura amministrativa delle interdittive antimafia. Per cui, certe ditte di Casale, Casapesenna e dintorni fanno Natale e Pasqua. E siccome non sono confiscate, in futuro quei soldi potrebbero andare nelle tasche del Pezzella di turno

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – La recente ordinanza, firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, Pinco Palla, su richiesta de…vabbè, facciamo i bambini rispetto all’emendamento Costa al ddl di delegazione europea e scriviamo “su richiesta conforme” della procura della Repubblica di Napoli, nel caso specifico la sua sezione, con poteri distrettuali su Santa Maria Capua Vetere, Napoli, Benevento, Avellino, Torre Annunziata, Nola, Aversa-Napoli Nord, della Direzione Distrettuale Antimafia, ha sviluppato, come elemento motivazionale della misura cautelare dell’arresto in carcere nei confronti degli imprenditori. Raffaele Pezzella e Tullio Iorio, e gli arresti domiciliari per Piero Capello, dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune di Calvi Risorta, ha inserito un ragionamento rispetto alla vita della società con sede a Napoli Costruzioni Generali Sud srl: i signori Raffaele Pezzella da Casal di Principe e Tullio Iorio da San Cipriano vengono da anni, diciamo noi, un po’ travagliati, visto che nel 2021 un’indagine ha portato a processo Pezzella per fatti di criminalità organizzata, stessa cosa avvenuta anche per Tullio Iorio.

Questa inchiesta porta i due ad essere a rischio interdittiva antimafia e allora, per prevenire il blocco delle aziende di rapportarsi con la pubblica amministrazioni, secondo la DDA di Napoli, Iorio e Pezzella hanno intestato fittiziamente le quote della società Costruzioni Generali Sud al 42enne di Caserta Carmine Petrillo, proprio allo scopo di eludere le misure antimafia che, sempre con estrema calma, emergono dalle prefetture.

Si dirà la CGS, aggiungiamo noi che seguiamo un po’ gli eventi, è stata destinataria di un provvedimento di sequestro, con contestuale nomina di un amministratore giudiziario.

Fino ad ora, nel ginepraio delle società di Pezzella, o comunque riconducibili a Pezzella, più o meno imboscate in consorzi e cooperative, siamo riusciti a rintracciare l’identità di un solo amministratore giudiziario.

In verità, lo abbiamo fatto per non finire al manicomio, visto che per diverse settimane ci siamo rotti la testa perché non potevamo assolutamente credere che quella società fosse stata costituita nel marzo del 2022, con la presenza al suo interno dello stesso Raffaele Pezzella, mentre questi si trovava agli arresti domiciliari in conseguenza di un’altra ordinanza, questa volta firmata da un gip del tribunale di Benevento, su richiesta, pardon, su richiesta conforme della procura sannita e inerente a quell’altra follia di un’indagine che si basa sulle mazzette date ad un dirigente dell’Ufficio Tecnico dell’amministrazione provinciale di Caserta la cui identità viene formalmente definita ignota dalla procura e dal gip di Bevenento.

Dichiarazione, questa, che mostra il disinteresse dei magistrati di Santa Maria Capua Vetere nello stabilire chi fosse questo ingegnere, anche perché ci vorrebbe un nanosecondo per stabilirlo, visto che lo hanno capito anche le pietre.

Andando ad approfondire le cose di questa impresa, la Marrel, scoprimmo che l’amministratore giudiziario era e presumibilmente è ancora Davide Fumante, consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, nonché genero dell’assessore ai Servizi Sociali dell’amministrazione capitanata da Enzo Iodice, ossia Edgardo Olimpo, per molti anni dirigente della Cancelleria della procura – o del tribunale – di Santa Maria. Se questo dettaglio di identificazione sarà importante, lo andremo poi a stabilire.

E proprio a Santa Maria Capua Vetere insiste la storia di questi giorni relativa alla Costruzioni Generali Sud. Impresa, ripetiamo, sequestrata su richiesta, pardon, conforme richiesta della DDA di Napoli.

Noi, tutto sommato, al dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune sammaritano, Giancarlo D’Aco, non possiamo dire nulla. In verità, gli vorremmo dire altro, come abbiamo fatto in passato su altre cose. Ma in questo caso al massimo lo possiamo guardare un po’ storto, quando lui, con una procedura spicciativa di identificazione diretta dell’impresa, comunque prevista dalla legge, ha incaricato proprio la CGS di Pezzella, con Petrillo, secondo la DDA e secondo il Gip di Napoli (non per CasertaCe), per i lavori di impermeabilizzazione del terrazzo Palazzo Angiulli, ovvero l’ex Monastero San Pasquale, per un valore di 4 mila e 900 euro.

Il problema riguarda, come abbiamo più volte scritto, le dinamiche collegate agli atti giudiziari di sequestro patrimoniale con gli atti di interdittiva antimafia. Se fossimo nei panni di Nicola Gratteri, capo della procura partenopea, andremmo a mettere il naso nelle tante empatie createsi tra gli amministratori giudiziari e quelli che, comunque, restano i proprietari delle imprese sequestrate e non certo confiscate.

Qui certi soggetti sospettati di camorra, come Raffaele Pezzella, hanno cominciato a capire che gli amministratori giudiziari si viaggia alla grande. Solo poche settimane fa, ad esempio, l’amministrazione provinciale di Caserta, quella che per la DDA di Napoli e per la procura di Benevento, aveva un dirigente che incassava mazzette dal Pezzella da molti anni, sin dal passato, vedi processo in corso da tempo immemorabile che ha portato alla condanna del funzionario in pensione Sandrino Diana, dicevamo, l’ente guidato dal presidente pro tempore Giorgio Magliocca ha affidato circa 10 milioni di euro, al termine di una procedura d’appalto, di lavori per la demolizione e la costruzione del liceo Caso di Teano proprio alla Costruzioni Generali Sud.

Affidamento poi annullato a seguito di alcuni errori nel conteggio dei punti, almeno così ha scritto in una determina firmata dal dirigente Gerardo Palmieri.

Nel limite del possibile, arriveremo a capire chi sia l’amministratore giudiziario della CGS, spendendo tempo e denaro (che le visure non si pagano mica da sole) per analizzare la storia societaria dell’impresa, quote e non solo.

CLICCA QUI PER LEGGERE L’AFFIDAMENTO