S.MARIA C.V. Ricordate le polemiche tra noi e i vari sindaci sulla privacy della Cecere per gli assegni alle famiglie povere? La Unipol ha pubblicato tutti i nomi

15 Gennaio 2019 - 16:16

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.) Si tratta dei contributi ai poveri, alle famiglie non agiate che il comune di Santa Maria Capua Vetere elargisce ogni anno nel periodo di Natale. Da tempo, CasertaCe ha ingaggiato, con tutte le ultime amministrazioni comunali, che si sono succedute, una polemica fondata sulla valutazione indiscutibile che, trattandosi di soldi pubblici, frutto delle imposte, delle tasse e dei tributi, versati dai cittadini, sarebbe doveroso rendere pubblica l’identità dei beneficiari.

Dal settore Servizi Sociali, hanno sempre ritenuto, forti di una normativa sulla privacy, letta in questa direzione dalla solita signora Cecere, che questi nomi debbano rimanere protetti. Non è che noi abbiamo trascinato la citata polemica alle estreme conseguenze. Questo perchè, se è vero che riteniamo la nostra tesi corretta, riconosciamo che nella tesi dell’area dei servizi sociali, esista qualche fondamento di serietà.

E’ questione di prevalenze, di una ragione, di un principio, quello inerente al diritto dei cittadini di sapere come vengono spesi i propri soldi, rispetto all’altro diritto di una persona indigente che proverebbe pena e vergogna nel veder pubblicato il proprio nome.

Il problema è che i soggetti che abitano le stanze del comune di Santa Maria Capua Vetere, applicano questa privacy, per motivi, secondo noi, diversi. Diciamo che con la scusa della privacy, si evita di rendere note le identità dei beneficiari in modo che non si possano verificare se ci siano state delle discriminazioni o se il contributo ha riguardato persone con un Isee discutibile al limite dello stravagante.

Comunque nei giorni scorsi, ci ha pensato la banca erogatrice di questo contributo, cioè la Unipol che materialmente consegna la card, con la quale ogni assegnatario può incassare la cifra di 100 euro, a dirimere la controversia, pubblicando contro una parete una serie di fogli con centinaia di cognomi, corrispondenti alle identità di tutti quelli che dovevano ritirare la citata card in banca. non è che l’operazione abbia determinato una condizione di equità perchè sono rimasti segreti i nominativi di chi la card ce l’aveva già.

Comunque, sarebbe interessante conoscere adesso il punto di vista della signora Cecere, in merito alla scelta della banca di pubblicare i nomi, anche perchè non poteva certo fare diversamente per una questione di tipo logistico, in considerazione del fatto che i beneficiari dovevano conoscere e prendere atto del loro titolo al ritiro della carta di credito.

Amen.

 

QUI SOTTO LA FOTO IN CUI SI INTRAVEDONO DA LONTANO GLI ELENCHI DEI BENEFICIARI