Perquisiti e indagati 3 giudici di pace del Tribunale di S.M.C.V. 10 avvocati anche del Foro di AVERSA. Decine di TRUFFE per falsi incidenti, coinvolti anche diversi medici

22 Maggio 2025 - 12:04

L’organizzazione prende le mosse a Casal di Principe. Sono in corso perquisizioni a carico di 30 soggetti indiziati di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe assicurative collegate a sinistri stradali fittizi

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CASAL DI PRINCIPE/ AVERSA/ SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un’operazione congiunta della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, su mandato delle procure di Roma e di Santa Maria Capua Vetere, ha portato, questa mattina, all’esecuzione di numerosi decreti di perquisizione a carico di 30 persone indagate per aver preso parte a un’associazione a delinquere finalizzata a truffe assicurative dei falsi incidenti.

Il fulcro dell’organizzazione criminale sarebbe stato individuato a Casal di Principe, località dove l’intera rete avrebbe trovato terreno fertile per operare, mettendo in piedi un articolato sistema di frodi a danno delle compagnie assicurative. L’attività investigativa ha fatto emergere un intreccio di complicità che si estendeva a diversi livelli professionali e istituzionali.

Tra gli indagati figurano tre giudici di pace in servizio presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dieci avvocati, in gran parte appartenenti al foro di Aversa, e alcuni medici che svolgevano il ruolo di consulenti tecnici d’ufficio (CTU). Il loro compito sarebbe stato quello di redigere perizie gonfiate, assegnando punteggi sanitari più alti del dovuto, allo scopo di aumentare l’entità del risarcimento richiesto alle compagnie assicurative.

L’indagine ha messo in luce una struttura ben organizzata in cui ogni figura coinvolta aveva un ruolo preciso: dalla produzione di referti medici falsificati alla gestione delle pratiche legali, fino alla copertura giudiziaria di procedimenti civili. Gli investigatori stanno ora approfondendo le singole posizioni per accertare le responsabilità e i collegamenti con ulteriori soggetti.

Le indagini sono ancora in corso e potrebbero presto condurre a nuovi sviluppi.

IL COMUNICATO STAMPA

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Gli investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, alla presenza di Sostituti Procuratori, sono impegnati in una operazione finalizzata ad eseguire decreti di perquisizione emessi dalle Procure della Repubblica di Roma e Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di trenta soggetti indiziati di fare parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe assicurative collegate a sinistri stradali fittizi.

L’attività, coordinata congiuntamente dalle Procure della Repubblica di Roma e di Santa Maria Capua Vetere ha permesso di ricostruire – sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – il ruolo di alcuni avvocati che avevano il compito di curare tutto l’iter relativo ai falsi sinistri stradali, tenendo contatti con i medici nominati consulenti tecnici dai Giudici di Pace e con i medici e legali designati delle compagnie assicurative.


Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato di Caserta – Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, hanno fatto emergere come i sinistri, seppur distinti tra loro per tempi, luoghi e soggetti coinvolti, presentassero anomalie e dinamiche del tutto sovrapponibili; tra queste ricorrono l’investimento di pedoni su strisce pedonali o di soggetti a bordo di biciclette (anche a due posti “tandem”), ovvero il mancato
sopraggiungere sul posto di operatori delle Forze di Polizia.


È emerso, inoltre, il ruolo di altri soggetti che hanno operato da intermediari occupandosi della individuazione delle persone che denunciavano i falsi sinistri a fronte della corresponsione di somme di denaro, pari a 100/150 euro, per ogni incontro (referti in nosocomi, visita CTU, procura presso studi notarili) e un saldo finale di 4/500 euro a chiusura
della pratica.


Le attività di indagine hanno permesso, altresì, di accertare il coinvolgimento di alcuni Giudici di Pace dell’Ufficio di Santa Maria Capua Vetere, motivo per il quale la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha stralciato parte del procedimento penale inviandolo, per competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Alla stregua di quanto attualmente emerge dalle indagini, i Giudici di Pace, a fronte della corresponsione di somme di denaro, avrebbero emesso sentenze compiacenti in favore degli avvocati, mediante l’accoglimento delle richieste di risarcimento per danni conseguenti a lesioni fisiche e morali subite da diversi soggetti a seguito di falsi sinistri denunciati.


A seguito delle risultanze delle investigazioni svolte dalla Squadra Mobile di Caserta e dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, sono stati emessi decreti di perquisizione nei confronti di avvocati, medici, clienti e falsi testimoni, nonché di 3 Giudici di Pace di quel Tribunale.