SAN FELICE A CANCELLO. Si vota per le comunali tra un mese e mezzo. Ecco perché si andrà alle urne in pieno autunno
6 Settembre 2018 - 12:49
SAN FELICE A CANCELLO – Esiste un unico caso in cui il voto elettorale delle elezioni comunali possa essere stabilito in una data diversa da quelle comprese nei due mesi tardo primaverili, stabiliti per legge.
Capita quando un comune ha subito lo scioglimento del consiglio comunale a causa di infiltrazioni camorristiche.
Siccome un atto del genere non può essere regolato o collegato a un tempo prestabilito e siccome i termini di durata della gestione commissariale sono, invece, rigidamente stabiliti, può capitare che si vada a votare in autunno o in inverno.
E’ capitato anni fa a Gricignano e anche in altri comuni. Capita stavolta a San Felice a Cancello, comune sciolto a seguito della nota inchiesta, oggi divenuta un processo, per le presunte infiltrazioni del gruppo Zagaria del clan dei casalesi dentro al Pip del comune suessolano. Un processo che vede tra gli imputati anche il sindaco di sempre di San Felice a Cancello, cioè Pasquale De Lucia.
Il commissario straordinario ha fatto affiggere ieri, per le strade della cittadina e dei due blocchi urbani che la compongono cioè San Felice e Cancello, il manifesto di convocazione dei comizi elettorali. Si voterà il 21 ottobre, cioè tra un mese e mezzo con la necessità, dunque, di chiudere la partita delle liste entro una quindicina di giorni.
Ricordiamo che San Felice a Cancello è un comune che supera i 15 mila abitanti, per cui viene applicato il sistema a doppio turno, con possibilità di ballottaggio se nessuno dei candidati a sindaco supera, al primo turno, la fatidica quota del 50%.