LA FOTO. SCAPPAVA: catturato in Spagna pedofilo 48enne di TRENTOLA. Saltano fuori anche i video dei rapporti sessuali

1 Agosto 2019 - 19:00

TRENTOLA DUCENTA (red.cro.) – Sono dovuti andarlo a prendere fino all’aeroporto di quello che è un paradiso in terra, cioè ad Arona, sull’isola delle Canarie di Tenerife. N.F., 48enne di Trentola Ducenta, è accusato di pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minorenni ed è stato tratto in arresto dalla squadra di ricerca e cattura latitanti spagnola ‘Udyco Central’ di Madrid e dal commissariato di Tenerife, su indicazioni del Comando Stazione dei Carabinieri di Trentola-Ducenta.

Era sotto controllo da un po’ e vigeva sul suo capo un mandato di cattura europeo. Il 48enne aveva subito una perquisizione del maggio 2018, nella sua casa di Trentola Ducenta, nella quale furono ritrovato pc contenenti 4mila video di soggetti minori di sesso maschile avere rapporti sessuali con maggiorenni, ma anche video personali, con l’uomo che intratteneva rapporti sessuali con minorenni residente a Trentola Ducenta.

L’attività di indagine condotta dai carabinieri faceva emerge inoltre come il 41enne prometteva alle sue vittime regali di qualsiasi genere in cambio delle prestazioni sessuali, talvolta offrendo loro cocaina. Al termine dell’indagine, lo scorso 13 maggio il Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura emette l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni di N.F., che però si rendeva irreperibile. Dal 13 maggio al 29 luglio i militari della Stazione di Trentola Ducenta conducevano quindi una incessante attività di ricerca del 41enne, fuggito a Tenerife.

Si è inoltre accerta come N.F. si trovava ad Arona trovando sostegno e rifugio da soggetti italiani residenti in Spagna. I carabinieri hanno scoperto infatti dall’attività di indagine che il 41enne casertano, per scappare dalla giustizia italiana, aveva progettato la sua fuga in Brasile prenotando un biglietto aereo nei giorni immediatamente successivi alla cattura. N.F. aveva infatti intenzione di trasferirsi in Brasile, a Fortaleza, in un Paese dove notoriamente non vi sono rapporti di mutua assistenza giudiziaria con l’Italia.

Da qui si decideva quindi di far scattare il blitz: venivano quindi contattati i reparti spagnoli che, seguendo gli elementi forniti dai carabinieri di Trentola Ducenta, rintracciavano N.F. nel primo pomeriggio del 29 luglio presso l’aeroporto di Tenerife. Attualmente N.F. si trova detenuto presso il carcere di Tenerife in attesa del suo rimpatrio in Italia, per essere poi giudicato in merito ai fatti contestati.