Se ad AVERSA non sei assessore o consigliere comunale il posto non lo prendi. Che infornata di assunzioni, Asl e non solo: Turco, Palmiero, Andreozzi. E su Angelo Golia…

14 Dicembre 2021 - 13:10

Una serie impressionante di delibere da condono che suscitano il sospetto di una strategia più accorta: i raccomandatissimi non li facciamo stare in cima alla graduatoria, tanto poi li recuperiamo in seguito. La lettura dell’elenco degli assunti per i posti di categoria D dell’Asl di Caserta offre uno spaccato non molto confortante

 

 

AVERSA (Gianluigi Guarino) – Si è capito che, ad Aversa, per “prendere il posto di lavoro”, bisogna essere assessori o consiglieri comunali.
La graduatoria dell’ultima infornata dell’Asl di Caserta parla, d’altronde, molto chiaro.

E parla chiaro soprattutto l’ultima delibera a firma del direttore generale Ferdinando Russo, risalente a pochi giorni fa, cioè al 9 dicembre, che così recita:

Sapete cosa abbiamo capito noi di questa vicenda? Che la politica aveva raccomandato almeno 200 o addirittura 220 dei 256 partecipanti al concorso per l’assunzione di collaboratori amministrativi Categoria D.

Per cui, quando sono stati assunti i primi 45, 50, forse 55, attraverso la prima delibera del 12 ottobre scorso, sarà successo una sorta di pandemonio.

Perché 5 a Zannini e 3 ad Oliviero? Ed io, Nicola Caputo, che ci sto a fare? Ricordati, caro direttore generale, che io sono sempre l’assessore all’Agricoltura. Al che, ha fatto irruzione Luigi Bosco, io sono il referente di Clemente Mastella, che ha sostenuto e votato De Luca alle regionali. Per cui, mi tocca quello che mi tocca e non potete posizionare i miei al 70esimo, 90esimo o 120esimo posto della graduatoria.

E allora via libera alla super strenna di Natale: il 1 dicembre Russo firma una delibera che allarga la platea degli assunti di altre 10 unità, poi quella già citata del 9 dicembre, importante perché oltre ad ampliare ulteriormente lo scorrimento, in una sorta di beneficiata che rende il concorso una vera e propria barzelletta da “tutti raccomandati” (come ha detto senza mezzi termini la consigliera comunale di Caserta Liliana Trovato, medico, moglie di medico e madre di medico, nell’ormai famoso audio rubato), indica anche il numero complessivo di quelli che, detto in parole povere, hanno preso il posto, che essendo di categoria D garantisce subito un discreto stipendio, al di là dell’anzianità di servizio non ancora maturata.

E qui torniamo ad Aversa. Perché, stando a ciò che Ferdinando Russo ha scritto, ha assunto ufficialmente dall’Asl di Caserta è il presidente del consiglio comunale di Aversa Carmine Palmiero, classificatosi al 124esimo posto con un punteggio di 57,60.

Palmiero non era entrato con la prima delibera, neppure con le successive, compresa quella del 1 dicembre. Entra nel gruppo degli ulteriori 34 assunti con la delibera del 9 dicembre.

Stesso discorso per Antonio Andreozzi, consigliere comunale di maggioranza in quota Stefano Graziano, che evidentemente può spendere ancora qualche parola dalle parti dell’Asl di Caserta.
Insomma, questa delibera del 9 dicembre è stata firmata a furor di lottizzazione.
Ferdinando Russo ha dovuto allargare perché le pressioni sono state tante e insistenti, probabilmente anche con qualche comunicazione di indirizzo assorbita nell’ufficio del governatore De Luca o in quello del suo vice Fulvio Bonavitacola.
Andreozzi si è posizionato al 109esimo posto con 58,35 punti e senza la delibera-amnistia da vero e proprio refugium peccatorum del 9 dicembre non sarebbe entrato.

Un discorso a parte merita Angelo Golia, fratello del sindaco di Aversa. Lui si è classificato 147esimo. Per cui in linea strettamente teorica, resterebbe fuori anche dal “condono” del 9 dicembre.

Attenzione, però. Se non conosciamo, per il momento, il suo destino professionale, non sappiamo neppure quanti dei vincitori di questo concorso, cresciuti esponenzialmente col trascorrere dei mesi a colpi di delibere integrative del direttore generale Ferdinando Russo, abbiano rinunciato, perché magari hanno vinto un altro concorso o hanno potuto incrociare una migliore offerta di lavoro o, semplicemente per motivi di forza maggiore.

Se in 17, tra i primi 130, hanno rinunciato, allora anche Angelo Golia è stato assunto. In caso contrario, chissà mai, magari a gennaio o anche il giorno della vigilia di Natale, Russo potrà mettere sotto all’albero un altro regalo di cortesia, con una ventina di ulteriori assunzioni collegate ad un fabbisogno che, a questo punto, fa somigliare l’Asl di Caserta a quella di Milano, a quella di Roma, perché poi bisogna vedere come verranno collocati i componenti di questo esercito formato, per la maggior parte, da raccomandati, così come ha detto Liliana Trovato, una che di raccomandati se intende.

Perciò ad Aversa, nell’arco di pochi mesi, la consigliera comunale Federica Turco, divenuta una fedelissima di Giovanni Zannini, ha vinto il concorsone regionale ed è stata assunta al Comune di S.Maria C.V.; ancora, Giuliano Sagliocco, fratello dell’assessore Francesco, e Angela Spezzaferri, componente della famiglia di imprenditori del mattone che con i Sagliocco si appresta ad imparentarsi per effetto del fidanzamento tra lo stesso assessore e Assunta Spezzaferri, anch’essa assunta (nomen omen) proprio nello stesso concorso di cui ci stiamo occupando.

Riassumendo, hanno preso il posto Federica Turco, consigliera comunale grazie alla quale si è potuto realizzare il ribaltone orchestrato da Zannini e da Graziano; Assunta Spezzaferri, fidanzata dell’assessore Francesco Sagliocco; Antonio Andreozzi, consigliere comunale il cui voto è fondamentale per tenere in vita il ribaltone e il sindaco Alfonso Golia.

E ancora, in quota Olivieri, il presidente del consiglio comunale Carmine Palmiero.

La staffa finale? Ma naturalmente Giovanni Innocenti, che per effetto di una transazione-scandalo su cui l’autorità giudiziaria dovrebbe indagare, a nostro avviso, è stato assunto a tempo indeterminato, grazie a Zannini, nel Consorzio Idrico Terra di Lavoro, che per noi, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, è una fogna a cielo aperto, senza essere passato per un pubblico concorso.

Un vero schifo.