SEQUESTRO DA 127 MILIONI. Pioggia di fatture false da imprenditori casertani. E così i contanti in nero volano in Cina, Albania e non solo. GUARDA IL VIDEO
21 Gennaio 2025 - 10:27
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51 aziende e 54 persone coinvolte in un sistema di frode fiscale e riciclaggio internazionale.
NAPOLI – Un’operazione delle Fiamme Gialle ha portato al sequestro di beni per 127 milioni di euro, legati a una frode fiscale e a un riciclaggio internazionale. L’inchiesta ha coinvolto 51 aziende e 54 persone, accusate di aver messo in piedi un sistema per evadere le tasse e riciclare denaro.
Le indagini sono partite nel 2020 e hanno rivelato che un gruppo di aziende, situate soprattutto nelle province di Napoli e Caserta, emetteva fatture false per far sembrare che altre aziende avessero fatto acquisti che in realtà non esistevano. In questo modo, le imprese riuscivano a ridurre le tasse e a falsificare i costi.
I soldi pagati per queste fatture venivano trasferiti su conti bancari all’estero, principalmente in Cina. Quando le banche hanno iniziato a indagare, i criminali hanno cambiato il metodo, facendo passare i soldi prima per società in Albania e Croazia. Il denaro veniva poi restituito ai clienti sotto forma di contante.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato beni aziendali e immobili legati agli indagati, che sono ancora sotto inchiesta. L’operazione ha coinvolto oltre 200 finanzieri e numerosi controlli in tutta Italia.
Questo intervento è un importante passo nella lotta contro le frodi fiscali e il riciclaggio, che dimostra la complessità e la portata internazionale di queste attività illegali.