SERVIZI SOCIALI CORROTTI. Ecco come Pasquale Capriglione veniva a conoscenza, da una funzionaria del comune di MONDRAGONE, delle ispezioni Asl. Una nostra breve nota a Giovanni Zannini

8 Marzo 2022 - 13:44

Il fatto emerge dai documenti, spediti dalla Dda al gip per ottenere le perquisizioni. Per quanto riguarda le querele del consigliere regionale, lo aspettiamo a viso aperto perchè ci portiamo addosso il rimorso di avergli consegnato le chiavi del comune di Mondragone, da cui poi è iniziato tutto

 

MONDRAGONE –  Nel rapporto tra il comune di Mondragone e Pasquale Capriglione, i magistrati della dda di Napoli hanno colto una totale fluidità. “Reciproci interessi illegali“: un’affermazione che lascia pochi dubbi e che sicurmente promette ulteriori sviluppi al di là di ciò che è scritto nell’atto attrvaerso il quale la stessa Dda chiede, ottenendolo, di perquisire diverse abitazioni tra cui quella dellos tesso Pasquale Capriglione, i soliti studi professionali casertani e di Falciano del Massico del suo commercialista Maurizioo Pontillo.

Nessuna perquisizione, ha subito Marfisa Varone, funzionaria del comune di Mondragone. Ciò perchè, evidentemente il suo rapporto con Capriglione è stato valutato con una chiave di lettura ben precisa. In pratica, Marfisa Varone appare come una esecutrice di ordini e dunque cme una erogatrice di disponibilità nei confronti delle necessità del Capriglione.

Per cui, in sede di valutazione dei pochi documenti che abbiamo a disposizione, non riusciremo a stabilire chi avvertì la Varone del fatto che l’Asl stava per realizzare una ispezione negli uffici di

Casa Amica, una delle strutture mondragonesi gestite dal Consorzio Nestore.

Un’allerta fondamentale, decisva, perchè come risulta dalle intercettazioni, lì c’erano documenti compromettenti. Capriglione si sincera, parlanndo con la moglie Grazia Maria Cristina Paolella che certe cartelline siano state tolte e che anche certe presenze fisiche di dipendenti siano state rimosse.

La sua preoccupazione è confermata dalla decisione di andare lui stesso negli uffici di Casa Amica per accogliere l’ispezione dell’Asl, magari nel seguito di questa indagine, magari quando questa si manifesterà con altri atti giudiziari, ordinanze oppure più semplicemente un decreto di conclusione della inchiesta, ne sapremo sicuramente di più.

Quello che sappiamo già, invece, è il numero impressionante di appalti e di affidamenti, aggiudicati a Capriglione dal comune di Mondragone e dall’Ambito di cui questa fa parte. Se è vero che l’imprenditore di Carinola-Falciano era presente in questo comune già ai tempi della precedente amministrazione, va detto con chiarezza che i suoi guadagni sono aumentati in misura esponenziale da quando al timone dell’amministrazione, è arrivato il sindaco Pacifico che, lo diciamo, lo ripetiamo e siamo pronti a dimostrarlo in ogni sede, con centinaia di contributi testimoniali, è stato il sindaco politicamente controllato in tutto e per tutto dal consigliere regionale Giovanni Zannini, vero dominus della politica mondragonese.

Sono dati di fatto. Com’è un dato di fatto la campagna elettorale che Capriglione, il quale nell’occasione ha candidato anche la figlia, ha condotto con Zannini per le comunali di Carinola. E’ un dato di fatto la penetrazione profonda che sempre Capriglione ha avuto negli ultimi anni all’interno delle amministrazioni comunali e degli Ambiti intercomunali controllati politicamente da Giovanni Zannini.

Per cui, c’è poco da far querele denunciando fantomatiche campagne stampa contrarie, nei confronti di un giornale che una campagna di stampa reale, l’ha fatta e l’ha sbagliata totalmente, denunciando le carenze e il malgoverno dell’amministrazione Schiappa, anche e soprattutto grazie alla messe di notizie passateci da Giovanni Zannini, ha letteralmente regalato, perchè riteneva fosse buono e giusto, a quest’ultimo, le chiavi del comune di Mondragone.

Siamo stati dunque, seppur colposamente, corresponsabili di una operazione da cui ha preso il via un processo di avvelenamento clientelare e anche di più della politica casertana. E figuriamoci, se di fronte a questa causa, possono farci paura, per noi che abbiamo vissuto pericolosamente a fronteggiare le querele presentate da tutti i potenti di questo territorio, le iniziative giudiziarie che Zannini attiva nei nostri confronti.

Ci vediamo nell’aula di tribunale. Ed abbiamo due camion di documenti e tre autobus di testimoni da portare in modo tale da sviscerare tante cose che la stessa magistratura inquirente non ha compreso o non ha compreso fino in fondo.