SESSA AURUNCA. La vera storia delle dimissioni farlocche del sindaco Sasso. Il caso Casale-Pellegrino. La D’Alessio, Di Iorio e Oliviero

1 Novembre 2019 - 20:51

SESSA AURUNCA(g.g.) La vulgata, tenuta ben nascosta dai benpensanti delle donne, intese come femmine, piantagrane quando occupano una poltrona in politica e nelle istituzioni, esiste e furoreggia nelle chiacchierate informali dei soliti maschietti.

Noi riteniamo un’altra cosa: le donne, in generale, lavorano molto meglio dei maschi. Si applicano, si concentrano, sono determinate nel raggiungimento degli obiettivi. Insomma, meglio avere una donna nell’organico di un’azienda o anche di un governo che un maschio.

Detto e certificato dal sottoscritto.

E anche i difetti sono in numero nettamente inferiore a quelli dei maschi. Ovviamente qualche peculiarità c’è, altrimenti sarebbe molto meglio fare governi, costituire giunte, presentare alle elezioni solamente donne. Tra questi, il più evidente è un’attitudine delle donne al conflitto con le pari sesso, più sviluppato rispetto a quello dei maschi.

Inutile dire, capita spesso che le donne si puntino un pò tra di loro. E una cosa del genere sarebbe successa a Sessa Aurunca, dove l’amica e collega Tommasina Casale non ammetterà mai, da persona seria ed intelligente qual è, che l’ingresso in giunta di Stefania Pellegrino abbia influito sulla crescita del suo disagio, peraltro già avvertito in passato, nei confronti del sindaco Silvio Sasso.

Comunque, al di la di questo, oggi Sasso ha chiuso la partita, nominando il nuovo assessore che sostituirà la Casale, ringraziata freddamente in mezzo rigo del post che pubblichiamo in calce. Si tratta di Carmela

D’Alessio, la quale si candidò contro Sasso, nella lista dello stagionato Di Iorio, grande amico del re delle farmacie Mascolo, a sua volta socio in qualche attività con il ben noto Carlo Savoia. Quella lista appoggiò la candidatura a sindaco di Tommasino.

Una donna per un’altra donna, dunque. Quanto ha inciso Gennaro Oliviero, dominus della politica sessana in questa scelta? Secondo i suoi avversari politici, molto. Noi, che facciamo un altro mestiere, sospendiamo la valutazione, dovendo stabilire due cose: lo stato dei rapporti tra la D’Alessio e Di Iorio e il grado di affiliazione politica di quest’ultimo a Oliviero, di cui peraltro è buon amico personale, in vista delle prossime Regionali.

Per quanto riguarda Tommasina Casale, dovrà essere proprio Oliviero a trovare una soluzione, una compensazione, un ristoro. Conoscendolo, riuscirà a chiudere la partita delle polemiche dato che il suo unico obiettivo, al momento, è prendere il voto di tutti nella prossima primavera.

Ah, per chiudere questo articolo, non abbiamo scritto delle dimissioni di Silvio Sasso, perchè non le abbiamo mai considerate una cosa seria. Perchè una cosa seria non sono le dimissioni rassegnate al proprio protocollo, cioè a quello del sindaco, così come ha fatto Silvio Sasso.

Una cosa seria sono le dimissioni consegnate al protocollo generale, da questo trasmesse al segretario comunale e dall’ufficio del medesimo spedite in Prefettura, con decorrenza, da quel momento, dei famosi 20 giorni entro i quali, ai sensi del Tuel, si possono revocare.