Si finge il cugino ortopedico che lavora alla clinica Humanitas. Medico dello sport inquisito. E arrivano nuove denunce

19 Giugno 2025 - 10:13

CASERTA – Stesso nome, stesso cognome, entrambi medici e originari dello stesso paese: Giuseppe Santoro. Ma mentre uno, classe 1976, è un noto ortopedico che lavora all’Humanitas e alla Clinica Mediterranea di Napoli, l’altro, suo cugino più grande di 7 anni, è specializzato in medicina dello sport e ha uno studio a Casapesenna. Proprio quest’ultimo è accusato di sostituzione di persona e dovrà comparire in aula a novembre davanti al giudice del Tribunale di Napoli Nord.

Secondo l’accusa, avrebbe visitato alcuni pazienti che cercavano il cugino ortopedico senza chiarire l’equivoco. In un caso, un uomo di Salerno si è sottoposto a cure pensando fossero prescritte dall’ortopedico, ma ha scoperto l’errore solo quando l’intervento previsto è stato spostato in un’altra clinica e affidato a un altro medico. Il paziente ha ritirato la querela, ma il caso ha aperto la strada ad altre denunce.

Tra queste, la più grave arriva dai figli di una donna di 70 anni, morta nel 2024. La paziente, affetta da dolori alle anche, sarebbe stata curata dal medico dello sport con infiltrazioni, senza esami approfonditi. Solo dopo il peggioramento è stato scoperto un cancro avanzato. Secondo la famiglia, una diagnosi corretta avrebbe potuto cambiare le cose.

Altri tre pazienti – tutti tra i 70 e i 72 anni – raccontano storie simili: cure costose, visite senza chiarimenti sulla vera identità del medico e nessun miglioramento. In molti, solo dopo aver letto della vicenda, si sono resi conto che non erano mai stati seguiti dall’ortopedico che credevano. Secondo l’Ordine dei Medici di Caserta, la carta intestata usata dal medico dello sport avrebbe potuto creare confusione. La Procura sta valutando se ci sono gli estremi per avviare nuove indagini.