Sindaco Nicola Esposito, assessore Grimaldi, dirigenti e ingegneri, tutti insieme appassionatamente per una truffa da 13 MILIONI DI EURO

11 Dicembre 2019 - 19:26

LUSCIANO – Se, come illustra il capo di imputazione provvisoria dell’ordinanza con cui ieri il Tribunale di Aversa-Napoli Nord ha reso pubblica l’iscrizione sul registro degli indagati di 37 persone, tra politici, pubblici funzionari e imprenditori, un gruppo compatto di figure professionali si colloca unanimemente dentro ad una mastodontica truffa perpetrata ai danni della Regione Campania e dunque del pubblico danaro, non basta la classica formuletta rituale delle persone che “in concorso tra loro in esecuzione del medesimo disegno criminoso…” per spiegare la ragion d’essere di un fatto del genere.

Il sindaco di Lusciano Nicola Esposito, per il quale la Procura aveva chiesto l’arresto rigettato dal Gip; l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Grimaldi; la dirigente, nonché Rup del mega progetto sulla nuova rete fognaria del comune aversano Anastasia Russo; il progettista Antonio Onofrio; l’ispettore di cantiere Gioacchino Gabriele e il tecnico di supporto al Rup Antonio Buonanno: marciano tutti insieme nel realizzare la stessa falsa documentazione, nel concepire l’idea di fare un copia-incolla clamoroso di un progetto dell’anno 2002, cambiando solo il frontespizio e sostituendo le cifre in lire con cifre in euro, mantenendo la coesione a tutela di un segreto che dura per anni, pur esposto ai rischi di decine e decine di procedure da pianificare ed eseguire sempre e comunque dichiarando il falso.

Allora il disegno criminoso non può essere la causa, ma uno degli effetti.

Guardate, questa storia dei quasi 13 milioni di euro del finanziamento regionale è veramente unica nel suo genere. Di “mariulizie”, in provincia di Caserta, ne abbiamo raccontate a migliaia, ma che un sindaco, un assessore, dirigente e tecnici assortiti mettessere in piedi un’operazione così complessa da gestire tutti insieme beh, diciamocela tutta, è veramente incredibile in quanto a mentalità criminale.

Qui non è l’occasione che fa l’uomo ladro, ma proprio ci nascono. È un fatto genetico e antropologico.

Di seguito lo stralcio di ordinanza: