Spaccio di droga a conduzione familiare. In manette un operaio e due casalinghe
26 Luglio 2019 - 18:22
SESSA AURUNCA (red.cro.) – I militari della Compagnia di Cassino, nell’ambito dell’operazione “12° Round”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Cassino nei confronti di Massimo De Silva, 31enne, operaio (noto per reati specifici), Ilaria di Giorgio, 27enne, casalinga (nota per reati contro la persona ed il patrimonio) e Giulia de Silva, 58enne, casalinga (nota per reati contro il patrimonio e la persona), ritenuti responsabili di spaccio e detenzione in concorso continuato di sostanze stupefacenti.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa sono una concreta risposta alla “guerra intestina” tra varie famiglie di spacciatori che si contendevano il mercato e che ha fatto emergere come un nucleo familiare di etnia rom, gestiva una piazza di spaccio attiva 24 ore al giorno, sette giorni su sette, nel Rione S. Bartolomeo di Cassino, ove gli stessi risiedono.
Le indagini, iniziate nel febbraio 2019, hanno permesso di accertare una florida attività di spaccio di cocaina al dettaglio, posta in essere “a conduzione familiare“ dalla triade “mamma, figlio, nuora”.
I tre si rendevano responsabili di innumerevoli cessioni di cocaina a consumatori residenti nell’hinterland Cassinate e nell’Alto Casertano, dietro un corrispettivo di 100 euro euro a grammo.
La disarticolazione della base di spaccio è stata possibile grazie agli innumerevoli e prolungati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, attuati dai carabinieri che hanno sorpreso i clienti/assuntori subito dopo l’acquisto della droga, (sottoposta a sequestro amministrativo) molti dei quali hanno rivelato le modalità di acquisto e pagamento dello stupefacente.
Il GIP, su richiesta del Pubblico Ministero, ha ordinato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Massimo e Giulia Di Silvia, mentre alla Di Giorgio sono stati concessi gli arresti domiciliari in quanto madre di bambini in tenera età.