Ieri la corte di Cassazione ha reso note le motivazioni: i fatti si consumarono il 17 novembre del 2018
MONDRAGONE – In questi giorni, la Corte di Cassazione ha reso note le motivazioni per le quali nel mese di giugno ha confermato e reso definitiva la sentenza a carico di Muhamed Bin Raba, 59 anni algerino, condannato all’ergastolo e di Florian Mocian, 23 anni della Romania, condannato a 20 anni.
I giudici della suprema corte hanno in pratica sigillato ciò che già in primo grado era stato sentenziato dunque, carcere a vita per l’algerino, esecutore materiale dell’omicidio di Salvatore De Rosa,
20 anni di reclusione, invece per Florian Mocian, per il concorso in questo omicidio di cui era consapevole e in cui svolse la funzione di accompagnare e portare via il killer in scooter. Raba entrò nell’abitazione di Salvatore De Rosa in via Giovanni XXIII, imbracciando un fucile a camme mozze esplodendo un colpo letale ce colpì alla pancia la vittima. Subito dopo, cercò di sfondare a calci al porta dell’abitazione di un’altra persona, con lo stesso obiettivo di ucciderla.
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Gli imputati sono stati condannati anche per detenzione illegale di armi, questo per quanto riguarda l’algerino, su cui è gravata anche un’accusa di violazione di domicilio. Mentre l’accusa di ricettazione del motorino riguarda sicuramente il rumeno Florian Mocian.