IL VIDEO. Il figlio del boss Di Puorto incontra Sfera Ebbasta in un autogrill. L’amico progetta di rubargli la collana

7 Agosto 2019 - 16:13

 

CASERTA – “Delle bitch di Modena cosa pensi, fra’?“: e’ la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, quella della strage di Corinaldo, e la voce che si sente in un video, pubblicato oggi sul sito online della Gazzetta di Modena e’ quella di Ugo Di Puorto, 19 anni. Si tratta di colui che la procura di Ancona sospetta di aver spruzzato lo spray al peperoncino all’interno del ‘Lanterna Azzurra Clubbing’, generando il panico e la calca, che ha travolto e ucciso 5 adolescenti e una mamma. Davanti a lui, in primo piano, compare Gionata Boschetti, al secolo Sfera Ebbasta, l’artista che si sarebbe dovuto esibire nel locale marchigiano e l’incontro, casuale, avviene in un’area di servizio dell’autostrada, come confermeranno le intercettazioni telefoniche, in mano alla procura di Ancona, tra alcuni dei componenti la ‘banda del peperoncino’ arrestati venerdi’ notte, insieme al loro ricettatore.

Il trapper risponde al suo interlocutore, senza fermarsi: “Yeah” e saluta con il gesto del diavolo (le corna, ndr.). Di Puorto aggiunge rivolto ai destinatari del video: “Sta facendo i soldi mentre voi parlate, parlate“.

E Sfera Ebbasta si limita a chiudersi le labbra in segno di silenzio. Sono pochi secondi: il video, secondo il quotidiano modenese, e’ stato pubblicato da Di Puorto sul suo profilo Instagram e poi frettolosamente eliminato. Non e’ chiaro dalle immagini se il video sia stato da Di Puorto e da qualcun altro.

L’incontro casuale in autogrill, dopo la calca e i sei morti, e’ oggetto di un’intercettazione telefonica che fa parte delle 174 pagine dell’ordinanza con cui il gip del tribunale di Ancona, Paolo Cimini, ha disposto le misure cautelari in carcere per i sei giovani modenesi, tra i quali Di Puorto, il cui dna compare sulla bomboletta di spray al peperoncino rinvenuta nel locale, e per il commerciante che ricettava i proventi di scippi e rapine.

Quella che gli inquirenti ritengono essere una delle menti del gruppo criminale, figlio di Sigismondo, detto Sergio, in carcere per essere stato il referente dei Casalesi nella provincia di Modena, aveva viaggiato fino a Corinaldo e ritorno insieme a suo cugino Raffaele Mormone, Eros Amoruso e Badr Amouiyah, il complice che era intenzionato a rubare la collana al trapper proprio in autogrill. Il primo maggio scorso, poco dopo le 8 di sera, Ugo Di Puorto, a bordo della sua Kia, torna a parlare di quell’incontro casuale nell’area di servizio con Raffaele Mormone e Souhaib Haddada, anche lui arrestato venerdi’ scorso.

I tre vengono intercettati. Di Puorto ammette che insieme a loro, alle prime luci dell’alba dell’8 dicembre 2018, c’e’ anche Badr Amouiyah. “Se non era stato per i morti, te lo giuro: Badr li’ gliela faceva. Lo guardava in un modo, Badr“, ricorda e poi aggiunge cio’ che nel video aveva gia’ detto alla presenza del trapper milanese: “Sfera Ebbasta e’ solo un pagliaccio c…., lo schifo, ha rovinato tutto fra’. Anche Raffaele non ha un giudizio positivo sull’artista e, intercettato, dice: “Doveva fare due serate, il pezzo di m…“.

Si sente anche la voce del marocchino che vive a Bomporto: “Io lo odio, ti giuro“. “Lo schifo proprio come persona, ci stavo per litigare in autogrill – rincara la dose Di Puorto -. Lo stavo per bussare quel figlio di p…., mi diceva con quella faccia da c…o e la collana cosi’ fuori“. “La collana con quella chitarra“, aggiunge Mormone nel dialogo a tre intercettato dagli inquirenti. “Mamma mia come la guardava (Amouiyah, ndr.) – dice ancora -. Dopo, l’unica cosa che ha detto fa: ‘m…a vecchio, ha una collana’ e non gliene fregava di un c….“.