Tempi difficili per l’Italia, dice Meloni: una recessione potrebbe danneggiare le criptovalute?
7 Novembre 2022 - 18:09
L’investimento in criptovalute è intimamente legato alla performance economica. Una potenziale recessione danneggerà le criptovalute? Continua a leggere per saperne di più
Lo scorso 22 ottobre ha giurato ufficialmente davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sessantottessimo esecutivo della storia repubblicana italiana. A guidare la squadra composta da 24 ministri, di cui solo 6 donne, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che con il suo partito è risultata di gran lungo la più votata nelle elezioni del 25 settembre, toccando il 26% delle preferenze.
Un risultato chiaro, che ha consentito a Meloni non solo di diventare la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio in Italia, ma anche di avere grande spazio di manovra nell’indicare i nomi più graditi a ricoprire il ruolo di ministro nei dicasteri chiave per l’azione economica del governo. A Giancarlo Giorgetti, già Ministro dello Sviluppo Economico con il governo di Mario Draghi, è stato affidato il ministero di Economia e Finanze: l’esponente di spicco della Lega è stato di fatto confermato come persona chiave per indirizzare quella che sarà la strategia economica dei prossimi anni.
Le sfide economiche del Governo di Giorgia Meloni
Dovrà collaborare gomito a gomito con Raffale Fitto e Adolfo Urso, entrambi di Fratelli d’Italia e rispettivamente Ministro per le politiche europee, la coesione e il PNRR e Ministro dello Sviluppo Economico. Momenti difficili attendono il governo Meloni, all’interno di uno scenario italiano e internazionale che deve fare i conti con inflazione, sfida energetica e una recessione economica che sta iniziando già a far vedere le prime conseguenze sul mondo del lavoro e delle imprese.
Emergenze che potrebbero congelare se non addirittura mettere nel dimenticatoio i passi in avanti compiuti in materia di finanza decentralizzata, valute digitali, criptovalute. I primi segnali non sono del tutto confortanti, se è vero che tra i primi provvedimenti in discussione del nuovo esecutivo c’è stato quello dell’innalzamento del tetto del contante a diecimila euro. Da qualsiasi angolazione si voglia vedere quest’iniziativa, difficilmente può sposarsi con la possibilità di tracciabilità, trasparenza e validazione che la tecnologia della blockchain, e di conseguenza le criptovalute, potrebbe portare in uno scenario economico futuro.
Criptovalute e blockchain: non solo asset di investimento
Già, perché come ormai è noto le criptovalute sono molto di più di un asset economico da inserire in un portafoglio di investimenti: il valore di scambio di una crypto, per esempio quello ethereum euro, è certamente ancora un indice importante per conoscere qual è lo stato di salute della criptovaluta, ma il campo di applicazione della tecnologia blockchain è così vasto che perdere ulteriormente terreno per un investimento strutturale e supportato anche dall’azione di governo, sarebbe davvero penalizzante, in particolar modo in un contesto economico così mutevole e in difficoltà.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sulle criptovalute nel 2019
Proprio in periodi storici come questo, un’azione coraggiosa dal punto di vista legislativo potrebbe rivelarsi cruciale. Da capire come Giorgia Meloni e il suo governo vogliano raccogliere la sfida nei prossimi mesi. Per il momento non c’è ancora una posizione ufficiale rispetto al tema delle criptovalute e davvero poco è stato scritto nei programmi elettorali. Per trovare una dichiarazione dell’attuale Presidente del Consiglio in tema crypto, bisogna tornare indietro al 2019, quando commentando la possibile nascita di Libra, rivendicava il diritto dell’Italia a stampare minibot. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.