“Ten Experience”: in mostra i cimeli di Diego Armando Maradona

5 Marzo 2023 - 15:36

Il maestro pizzaiolo Diego Vitagliano ospita la prima esposizione in Europa: una mostra evento unica con ingresso gratuito.

NAPOLI (Maria Assunta Cavallo) – Dal 20 al 22 marzo 2033, il maestro pizzaiolo Diego Vitagliano ospita la prima mostra in Europa dei cimeli di Diego Armando Maradona targata “Ten Experience” nelle grandi ed eleganti sale del locale 10 Vitagliano Pizzeria nel quartiere di Bagnoli a Napoli (via Nuova Agnano 1). Una storia di nomi, di passione, una storia da veri numeri 10.

Una mostra evento unica con ingresso gratuito, che arriva in Europa dopo la sua prima ed unica tappa a Doha in occasione degli ultimi mondiali di calcio in Qatar. Per la prima volta a Napoli sarà possibile intraprendere un viaggio che ripercorre tappe più incisive della vita e della carriera di uno dei più grandi calciatori mai esistiti al mondo. Un grandissimo regalo per la città di Napoli e per tutti i napoletani da parte del ‘Maradona della Pizza’.

“Per tutti noi napoletani e non solo, afferma Vitagliano, Maradona è una vera e propria icona, che va oltre il mondo del calcio e del tifo. Con la mia pizza ho sempre voluto rappresentare Napoli nel mondo e portare alta la bandiera di questa città, che a me ha sempre dato tantissimo. Questa mostra evento è un modo per ringraziare tutti i napoletani per tutto l’affetto che hanno sempre dimostrato nei miei confronti. Io poi ho un legame viscerale con Maradona: non solo per il nome che porto, ma perché il mio brand 10 Diego Vitagliano, è un tributo alla sua figura, che simboleggia l’eccellenza e la grande passione, tipica di tutti i numeri 10. Il mio più grande sogno è quello di riscrivere la storia della pizza come Maradona ha fatto con quella del calcio”.
La

mostra evento ‘Mi Chiamo Diego e vengo da Napoli’ è un progetto firmato da 10 Diego Vitagliano, Ten Experience di Antonio Luise, Food Confidential di Nerina Di Nunzio, EssereQui-Melancia e NB Management..
Il 20 marzo in scena il grand opening con un’anteprima stampa fino alle ore 15:00 dove si potrà accedere solo su invito; dalle ore 16:00 del 20 marzo e nei due giorni successivi la mostra sarà accessibile al pubblico gratuitamente attraverso prenotazione online al link https://www.go2.it/evento/mi_chiamo_diego_e_vengo_da_napoli/6481, durante la quale verrà rilasciato un codice di accesso da presentare all’ingresso, insieme ad un documento di riconoscimento. Sarà possibile accedere in gruppi di 20 persone, con tour guidato della durata di circa 20 minuti. Prima o durante la visita sarà possibile consultare la guida online alla mostra, dove è riportata la storia dei singoli cimeli e dei pezzi da collezione. Durante l’evento verrà inoltre lanciata la collezione di NFT legati all’esposizione.
In visita nei tre giorni di esposizione dei cimeli di Maradona, illustri personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, amici napoletani e non, racconteranno live le loro impressioni e i loro ricordi sul Pibe de oro. Tra i tanti, Ciro Ferrara, Fabio e Paolo Cannavaro, che saranno anche parte attiva di questa iniziativa in rappresentanza della Fondazione Cannavaro-Ferrara. Al termine della visita, ciascun visitatore avrà infatti la possibilità di effettuare una donazione totalmente libera alla Fondazione, che si occupa della riqualifica del territorio di Napoli e della Campania. Un lavoro importante e una battaglia quotidiana al disagio infantile e giovanile, attraverso lo sport, la cultura e l’aggregazione. In mostra oltre 70 cimeli indossati dal  grande  Maradona – inseriti all’interno di teche appositamente realizzate – che raccontano le imprese calcistiche e i momenti più importanti ed iconici della vita privata del più grande talento della storia del calcio. Nel percorso espositivo: maglie, scarpini, pantaloncini, palloni da calcio, orologi, l’accappatoio personale e, a grande sorpresa, una delle maglie più richieste e venerate al mondo del Pibe de Oro, quella della squadra Los Cebollitas, la maglia della prima squadra che il piccolo talento indossava quando aveva nove anni (un cimelio unico e prezioso, da diversi milioni di euro).
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il brand 10 Diego Vitagliano e Ten Experience, una collezione privata nonché brand tributo di Antonio Luise che celebra e ricorda El Pibe de Oro come icona immortale. La collezione è composta da oltre 400 cimeli indossati e appartenuti  al grande  Maradona, che raccontano le imprese calcistiche e i momenti più importanti ed iconici della vita privata del più grande talento della storia del calcio. Un incontro quello tra Diego Vitagliano e Antonio Luise, due napoletani doc, avvenuto in Qatar mentre l’Argentina alzava la coppa al cielo dopo aver vinto la finale dei Mondiali di Calcio 2023. Vitagliano, classe 1985, uno dei pizzaioli più noti al mondo, era in Qatar per inaugurare la sua pizzeria a Doha mentre Antonio Luise si trovava nello stesso posto poiché impegnato nella mostra di una collezione unica al mondo di oggetti appartenuti a Maradona. Proprio qui i due promettevano che se l’Argentina avesse vinto il mondiale, avrebbero fatto una mostra evento dedicata a Maradona nella pizzeria di Vitagliano a Bagnoli, dove nel piano inferiore vi è uno spazio enorme ed elegante, quasi una galleria d’arte, perfetta per questo percorso espositivo e per rendere omaggio nel migliore dei modi al Pibe de Oro. E dopo questa tappa ne arriveranno tante altre così come afferma Antonio Luise.
Il numero10 per un napoletano non è un numero come gli altri, è simbolo di valori come l’abnegazione, la costanza e la fede sfacciata. Sono i valori che hanno definito Diego Armando Maradona, come calciatore, come sportivo, come uomo e come napoletano. Sono gli stessi valori da cui Vitagliano e Luise hanno attinto per i loro progetti e li hanno declinati ciascuno nel proprio percorso.
Questa mostra sta girando il mondo, ma inutile dire che a Napoli acquista tutt’altra caratura. Napoli è il collante, è il centro nevralgico di un mito e in questa occasione è palcoscenico di uno spettacolo unico al mondo, perché vuole raccontare l’idea di un Maradona napoletano per i napoletani. Da sportivo a fenomeno culturale vero e proprio, l’argentino ha contribuito a cementificare l’identità di questa città con una passione e una devozione tali che tutt’oggi vede ricambiati e corrisposti dai cittadini, innamorati di Diego ed eternamente grati delle emozioni che ha saputo scatenare sotto i riflettori del San Paolo, quello stadio che oggi porta il suo nome. I cimeli della “Ten Experience” sono stati tutti regalati negli anni da Maradona in persona al padre di Antonio, Salvatore Luise, uno dei più grandi amici del fenomeno argentino. I due si conoscono nel 1984 nel Caseificio Luise a Castel Volturno e fu un incontro all’insegna del cibo (come oggi lo è con la pizza di Vitagliano), visto che Maradona era innamorato della mozzarella campana. Da quel momento in poi i due non si sono mai più lasciati ed è iniziata una grandissima amicizia. Diego Vitagliano ha iniziato da Carmenella con Salvatore Esposito, il papà di Vincenzo, quando aveva sedici anni, una vera e propria gavetta da portapizza fino a rosticciere. Comincia a lavorare come pizzaiolo per volere del padre, ‘”è l’unico mestiere dove troverai sempre lavoro”, gli diceva. Ha lavorato in diverse pizzerie fino a quando nel 2013 ha intrapreso la sua ricerca sugli impasti. Insieme a Carlo Sammarco, Diego Vitagliano ha iniziato a sperimentare la pizza ‘a canotto’, quella con il cornicione alto, che riprende la pizza del Vomero di circa 50 anni fa, utilizzando per la preparazione tecniche diverse dal solito (come quelle che si utilizzano per il pane, gli impasti indiretti con biga o poolish). All’epoca tutto ciò fu considerato come una moda passeggera destinata a scomparire in breve tempo, oggi invece possiamo dire che quello sarebbe stato il futuro della pizza napoletana. Questo approccio intrapreso anni fa, è ancora oggi la base del lavoro quotidiano di Diego Vitagliano, sulla digeribilità della pizza, la conoscenza delle farine da utilizzare, dei processi enzimatici e degli shock termici degli impasti. Per questo motivo Vitagliano fa parte della nuova generazione di pizzaioli napoletani che coniugano modernità e sapienza antica. La sua prima pizzeria aperta nel 2016 sul lungomare di Pozzuoli diventò subito troppo piccola. Così l’anno successivo si trasferisce a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, con la sua prima 10Pizzeria Diego Vitagliano, alla quale seguirà una seconda apertura nell’Aprile 2019 presso Pozzuoli. ‘Io le mie pizze le faccio in base ai miei ricordi, perché ho avuto la fortuna di crescere con una nonna che sapeva cucinare benissimo, le ricette della tradizione napoletana sono tutte presenti nel menu, rivisitate sulla pizza, come: il ragù, la genovese, la carne ripassata, in primavera la pasta e piselli rivisitata sulla pizza e molto altro’. La pizza di Diego Vitagliano è leggera e altamente digeribile, morbida con un po’ di croccantezza, realizzata con un impasto indiretto con prefermento di tipo 1 bio, una lievitazione di 36 ore, alta idratazione e un bassissimo quantitativo di sale. Il menu è basato sulla tradizione: sono sempre presenti le pizze marinara, margherita, la montanara e il calzone al forno. Da queste pizze storiche nascono quelle rivisitate, come la margherinara o la ragù. Diego dedica inoltre un’attenzione particolare alla pizza senza glutine.
Sponsor evento: Perrella Distribuzione, Molino Grassi, Cerruti Inox, Frantoio Muraglia, Solania, Goeldlin, Latteria Sorrentina, Ferrarelle.