Tentato rapimento di un bimbo davanti scuola. Ecco cosa pensiamo: secondo noi non è andata così, ma i vigili urbani di Capua pensassero a lavorare, invece di armare guerre e sexy scandali

21 Marzo 2024 - 11:35

CAPUA (g.g.) – Esiste una particolare storia legata alla psicosi del rapimento di bambini compiuto da presunte persone di etnia rom.

La storia che maggiormente è rimasta impressa nell’opinione pubblica è sicuramente quella della bambina Angela Celentano, scomparsa nelle campagne di Agerola e, per la cui ricerca, le forze dell’ordine misero a ferro e fuoco i campi rom.

Una psicosi che potrebbe aver influenzato il racconto di una mamma che ha dichiarato di aver subito un tentato rapimento, ipotesi confermata anche da altre persone presenti ieri intorno alle ore 13:00 fuori alla scuola elementare Pier delle Vigne.

Quello che sappiamo è che c’è stato un contatto violento, uno strattonamento tra un ragazzo e il figlio della donna, dell’età di 8 anni. Questo giovane sarebbe stato accompagnato da due donne, immediatamente etichettate come di etnia rom.

Sarebbe intervenuto per evitare guai un altro genitore, presente sul posto. E le due donne, a quel punto, si sarebbero allontanate con il ragazzino.

La mamma del bambino si sarebbe poi recata dai carabinieri, non per denunciare, bensì per lamentarsi dell’assenza di vigili urbani all’uscita dalla scuola.

E, su questo, dobbiamo dare ragione alla donna. Poi, da qui in poi, bisogna segnalare che la denuncia non c’è stata e questo è un problema.

La signora, che stamattina ha confermato la versione del tentato rapimento ai genitori che, dopo aver letto la notizia, si sono recati in massa per chiedere informazioni, non ha poi sporto formale denuncia. E la versione che non le sia stato permesso perché erano passate troppe ore dai fatti, onestamente, questa non pare affatto credibile.

La donna non si sarebbe poi recata dai Carabinieri questa mattina, convocata dal comandante della Compagnia di Capua, che, giustamente, voleva avere maggiori delucidazioni sulla vicenda.

L’appuntamento era per le 11 e, nel momento in cui scriviamo, le ore 11.35, la signora non si è ancora presentata in caserma.

Il presunto rapimento, dopo quasi 24 ore dai fatti, inizia a perdere forza come ipotesi.

Ma se un atto violento c’è stato – e c’è stato – nei confronti di una mamma e di un piccolo di 8 anni, un caso simile resta un grave problema.

Di questo dovrebbero occuparsi i vigili urbani di Capua, attualmente molto impegnati in una specie di battaglia interna, tra guerre e foto di sexy scandali che emergono un giorno sì e l’altro pure.

Ma anche il sindaco Adolfo Villani, particolarmente narcolettico nella sua gestione della città, avrebbe il dovere di attivarsi per fare in modo che cose simili non avvengano.