Terra dei fuochi. Contro i roghi di rifiuti task force di Prefettura, Comuni e Diocesi

30 Giugno 2024 - 19:03

Il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, ha convocato a Palazzo Acquaviva 33 sindaci del Casertano.

CASERTA. Il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo ha chiamato a raccolta 33 sindaci della cosiddetta Terra dei fuochi visto che, come si evince dai roghi di rifiuti registratisi negli ultimi giorni, vanno immediatamente adottate le giuste contromisure contro un fenomeno che in estate diventa una vera emergenza. Fortunatamente il trend è in diminuzione, conseguenza di un connesso calo di abbandono per strada di materiale da smaltire, soprattutto da parte delle tante piccole aziende che insistono sul territorio. Nel 2023 sono stati meno di mille i roghi, contro gli oltre duemila segnalati nel periodo pre-covid, mentre nei primi sei mesi del 2024 il calo è di quasi l’8%.

All’incontro di giovedì scorso indetto dal prefetto hanno partecipato anche il vescovo di Acerra Antonio Di Donna, i vescovi di Caserta, Aversa e Alife-Caiazzo. Al vertice erano anche presenti i rappresentanti della Regione Campania, della Provincia, dell’Anci Campania, dell’Università degli Studi Luigi Vanvitelli, dell’Asl e dell’Arpa.

“Queste riunioni periodiche sono fondamentali – ha spiega il prefetto Castaldo – perché ci permettono di fare un punto della situazione reale con tutti gli attori territoriali, guardandoci negli occhi; un modo per responsabilizzare al massimo chi ha i poteri per intervenire. Ed inoltre è proprio in queste riunioni che riusciamo a mettere a punto quelle strategie di prevenzione con le quali vogliamo contribuire a colpire gli illeciti ambientali più gravi ma anche a fare attività informativa. Perché se è vero che è importante la presenza delle forze dell’ordine come l’uso della tecnologia, e i droni si stanno rivelando fondamentali per scoprire piccole e grandi siti di abbandono di rifiuti e per contrastare i reati ambientali; è anche fondamentale che i cittadini capiscano che l’ambiente è di tutti, che devono darci una mano a segnalare le criticità. Per questo è importante il coinvolgimento delle Diocesi, con la parrocchie sparse sul territorio che sono un punto di riferimento per la cittadinanza, e dove arrivano lamentele e denunce”.