TERRA DI LAVORO SPA. Ecco perché sui ruoli 2009-2010 delle caldaie, ora prescritti, ci potrebbe essere un danno erariale di mezzo milione di euro

17 Settembre 2018 - 20:18

CASERTA (g.g.) – Fino a poco più di un mese fa, Terra di Lavoro spa inviava ancora improbabili messi notificatori (dicono quelli che gli hanno fatto fare il corso, mah, sarà) a consegnare avvisi per il pagamento dei 76 euro, relative alle verifiche d’ufficio sempre, ad avviso dell’ottimo Silvio Sgueglia, mandate e non andate a buon fine, pensate un po’ negli anni 2009 e 2010. Roba che uno pensa che Terra di Lavoro spa abbia una banca dati storica infallibile. Nei 76 euro c’erano i 61 della verifica, secondo Sgueglia non effettuata, e 15 euro di mora.

In questi anni, l’interpretazione di Terra di Lavoro spa sui termini di prescrizione, è stata la seguente: i 5 anni, previsti dalla legge, non si contano dal tempo dell’uso della caldaia domestica, cioè gli anni 2009, 2010, ma sarebbe stata mandata questa verifica di ufficio, sempre secondo Sgueglia nell’anno 2013.

Però, il tempo passa e 5 anni sono passati anche dal 2013. Per cui, un mese, un mese e mezzo fa, questo autentico funambolo della gestione tributaria di Terra di Lavoro spa, ha dovuto necessariamente fermarsi. Non prima, però di aver effettuato una sventagliata di notifiche in un numero ristretto di comuni. Precisamente, Casagiove, Capua, Capodrise, Recale e qualche altro. Insomma, meno di dieci. Ora, non ci incamminiamo ancora nel sentiero dell’appropriazione indebita che, a nostro avviso, segna pesantemente la vita e l’operato di questo vergognoso carrozzone degli ultimi anni. E’ un altro l’aspetto che vogliamo sottolineare in questo articolo. Nel momento in cui Sgueglia ha scelto questi comuni e non tutti gli altri, oltre ad aver creato una condizione di iniquità (ma questo succede da anni a Terra di Lavoro, ormai altro da scrivere non abbiamo) ha anche iniettato, a nostro avviso, nella procedura amministrativa, il germe del danno erariale. Perché, seppur in clamoroso, vergognoso ritardo, l’aver inoltrato le notifiche solo a pochi comuni, lasciando sostanzialmente in pace tutti gli altri, che a questo punto, per effetto della prescrizione, non hanno più nulla da temere almeno per quel che riguarda gli importi del 2009-2010, determinano un danno erariale, che la Corte dei Conti, se sollecitata, potrebbe contestare proprio a Silvio Sgueglia o anche agli altri dirigenti di Terra di Lavoro.

Guardate, con queste cose non si scherza. Circa una settimana fa, sui giornali è stata pubblicata una sentenza della Corte dei Conti sezione Veneto che condanna l’ex comandante (ex perché è stato cacciato dal Comune) dei vigili urbani Antonio Paolocci al pagamento di ben 800mila euro per aver sospeso l’esecuzione della riscossione delle multe, collegate agli autovelox della città.

Terra di Lavoro, è anche peggio. Perché, ci stiamo facendo vecchi scrivendo di questi ruoli del 2009 e del 2010 in ballo sin dai tempi di Giliberti, Zinzi e ora ancora in discussione con Magliocca il quale, come i suoi predecessori, ha trovato un’intesa con Silvio Sgueglia che, evidentemente, parla un linguaggio che alla politica casertana va fin troppo bene.

Circola anche qualche cifra sulla possibile quantificazione di questo danno erariale che si attesterebbe intorno ai 500mila euro.