TEVEROLA. Alla processione di San Giovanni “scompaiono” i vigili urbani. La comandante, formatasi alla scuola di Giovanni Zannini, ci liquida con una risposta villana
8 Settembre 2025 - 18:18

La Del Prete ci ha detto tre volte: “Non ho nulla da dichiarare”. Per poi affermare una roba stravagante sulle competenze della Polizia Municipale in tema di ordine pubblico
TEVEROLA (gia.guar.) – Qualcosa di molto serio deve essere successo prima e durante la processione in onore di San Giovanni Evangelista. Sono in molti i cittadini e i fedeli ad aver notato, in questi giorni, quella da essi definita la presenza intermittente dei vigili urbani.
Per la precisione, durante la processione di sabato, i caschi bianchi di Teverola avrebbero presenziato all’evento dalle 16 fino alle 20. Proprio all’ora dei telegiornali, avrebbero girato i tacchi andando via, dunque abbandonando un evento molto partecipato che sempre nella giornata di sabato si è protratto fino alle 23, forse addirittura 23:15. In queste tre ore, per l’appunto, nessuna presenza.
Nella giornata di ieri, domenica, la prosecuzione dei riti religiosi si sarebbe svolta senza l’ausilio del controllo dei vigili urbani per l’intero lasso di tempo.
Se abbiamo scritto all’inizio di questo articolo che deve essersi verificato qualcosa di serio, e che ciò potrebbe essere alla base di tali comportamenti anomali, è perché, con molta correttezza, e facendo ciò che ogni buon giornalista dovrebbe fare, ci siamo rivolti direttamente alla fonte istituzionalmente connessa alla vicenda. Stiamo parlando della comandante della Polizia Municipale di Teverola, Sabrina Del Prete, che in passato molto abbiamo difeso dagli attacchi brutali e cafoni di Armando Pellegrino, fratello della presidente del consiglio comunale, la lusiniana di ferro Sara Pellegrino (CLICCA E LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DEL TEMPO).
Secche, laconiche e a dirla tutta, anche un po’ sgarbate le risposte della Del Prete che, ricordiamo è una mondragonese che esce sempre dal brodo di coltura di Giovanni Zannini, per cui ci sta che a sua volta abbia poca dimestichezza con le buone maniere.
“Su questa vicenda non ho nulla da dichiarare” così
Potrebbe trattarsi di un problema di corresponsione di indennità a titolo di straordinario per i vigili in servizio. Ma anche se fosse così, la Festa di San Giovanni Evangelista arriva una sola volta all’anno e quindi l’amministrazione comunale potrebbe, ripetiamo, per una volta, derogare ai vincoli del risparmio di spesa. Anche perché, a Teverola, di soldi se ne buttano via per autentiche puttanate, per dispensare incarichi agli amici e agli amici degli amici.
Non sarebbe stato un delitto, dunque, utilizzarne qualcuno a tutela di una importante festa religiosa che appartiene alla tradizione, all’identità di una comunità, che ormai viene bistrattata un giorno sì e l’altro pure dai suoi politici sempre più impresentabili. E non dobbiamo certo spiegare il perché, dato che l’abbiamo fatto in decine di occasioni.
Cercheremo di capire meglio cosa sia successo, facendoci una ragione del villano ostracismo della chiusura di ogni canale di spiegazione da parte della comandante dei vigili, la quale però, rispondendoci in questa maniera, ci ha stimolati ancor di più a comprendere cosa ci sia sotto e dietro alle assenze prolungate – e al momento ingiustificate – dei vigili urbani.
A proposito, durante la telefonata, la comandante Del Prete una cosa l’ha detta: “L’ordine pubblico lo fa la Polizia di Stato, e non quella Municipale”. Beh, capiamo che la Del Prete è stata allevata nel brodo di coltura di Giovanni Zannini, però questa risposta ci sembra al di poco stravagante, perché la Polizia Municipale l’ordine pubblico lo fa eccome.
Non a caso è armata e può, nella veste di polizia giudiziaria, redigere e firmare informative alla Procura della Repubblica. Ma, ci rendiamo conto che a Mondragone, città da cui proviene la Del Prete, esiste un altro codice come abbiamo spiegato tante volte. Quella non è una repubblica, è un impero, è un sultanato: il sultanato di Giovanni Zannini.