TOMBOLA!!! Altro appalto della monnezza da quasi 600mila euro all’amico del cuore mondragonese di Giovanni Zannini. Ormai siamo al cinema puro
9 Gennaio 2024 - 13:08
È successo in quel di Mignano Monte Lungo, Comune dove detta legge Antonio Verdone, il cui figliolo, esattamente come la figliola del Campoli, è stato assunto nei concorsi-macchietta dell’amministrazione provinciale di Caserta
CASERTA – Ci rendiamo conto che si tratta di articoli utili più agli addetti ai lavori che alle persone comunque interessate alla politica e a come la politica fa girare il soldo.
L’unica eccezione è costituita dai nostri lettori di Mondragone, che ben conoscono la struttura del rapporto strettissimo, personalissimo, che lega il consigliere regionale Giovanni Zannini all’imprenditore Alfredo Campoli, alla moglie di questi Maria Rosaria Tramonti (da anni e anni assessore comunale alle Attività Produttive) per volere esclusivo di Zannini, che ne ha personalmente rafforzato il consenso elettorale sia alle elezioni comunali del 2017 che a quelle del 2022.
Un articolo del genere, dunque, farà notizia a Mondragone, dove certe fotografie da noi pubblicate nel giorno dell’inaugurazione del campo sportivo, che mostrano il fratello dell’assessora Tramonti insieme al noto camorrista Pasquale Razzino detto “scarola” scortare letteralmente il governatore De Luca standogli a pochi di distanza, hanno avuto il loro peso e destato significativo scalpore.
Una notizia come quella che ci apprestiamo a dare è perfettamente compresa sempre a Mondragone. dove è ben conosciuta sia la circostanza dell’assunzione della figliola di Alfredo Campoli e di Maria Rosaria Tramonti in uno degli ormai famosi e famigeratissimi concorsi banditi dall’amministrazione provinciale e, purtroppo, non presidiati, non controllati, dalle istituzioni che avrebbero dovuto farlo.
In
A Mignano Monte Lungo, la Columbus Srl è titolare dell’appalto relativo alla raccolta rifiuti per un importo di 580mila euro.
La Columbus è la società della famiglia Campoli.
Ne è amministratrice quella Marianna Campoli che si è spostata dai vertici di un’associazione mondragonese prima che a questa venisse affidata l’importante e anche lucrosa gestione del locale palazzetto dello sport che, in pratica, resta nelle mani della stessa famiglia sempre per volere di un’amministrazione comunale di cui oggi, come nella precedente consiliatura, Giovanni Zannini è sindaco di fatto.
Vite parallele – e anche questa è una coincidenza fino a prova contraria – quelle di due componenti delle famiglie Campoli e Verdone: infatti, come già detto, la sorella dell’appena citata Marianna Campoli, amministratrice della Columbus Srl, è stata assunta all’amministrazione provinciale, lo stesso destino fausto e felice è toccato a Pasquale Verdone, figlio di Antonio, quinto classificato nella graduatoria del concorso per istruttore amministrativo cat. C con assunzione quasi immediata, ma non immediatissima, perché con il giochino indecente della doppia pianta organica modificata radicalmente dopo nemmeno un anno, l’amministrazione provinciale ha bandito questo concorso, come del resto altri, comunicando all’esterno che c’erano solamente tre posti disponibili più uno riservato ai militari, salvo poi quasi quintuplicare il numero degli assunti, portandoli addirittura a 14 e togliendosi dai piedi i molti, che avendo saputo di un concorso con sole tre assunzioni, hanno deciso al tempo di non partecipare.
Risultato: Pasquale Verdone, quinto classificato, ma già sicuro di entrare lo stesso, ha avuto il posto fisso e chi si è visto si è visto.
Quando scriviamo questi articoli ci percorre sempre un brivido di origine genetica.
Pensiamo, infatti, che queste notizie da noi scovate debbano essere necessariamente rivelatrici di meccanismi di relazione tra politici assimilabili su cui non è possibile girarsi dall’altra parte.
Questo brivido è indotto dal fatto che, avendo scoperto queste storie, ci possa essere finalmente qualcuno che ci affianchi nella considerazione dell’ingiustizia, dell’iniquità, della pesantissima opacità di meccanismi come quello appena descritto.
A noi non risulta, abbiamo già scritto ieri nel caso di Bellona, che Campoli si sia ma occupato della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Questo succede, manco a dirlo, nel momento del massimo fulgore del suo amico del cuore Giovanni Zannini e, altra coincidenza, in Comuni in cui quest’ultimo esercita una totale e totalizzante influenza politico-elettorale.